«La qualità della vita deve essere garantita ai cittadini grazie anche al lavoro e alla mobilità, perché è un diritto delle persone potersi spostare e chiaramente lavorare. Come Comune di Genova abbiamo investito molto sul trasporto pubblico, andando incontro alle persone sopra i 70 anni con l’abbonamento gratuito e agli studenti. Inoltre abbiamo lavorato molto anche sugli investimenti per quanto il lavoro sul nostro territorio, oggi però abbiamo ancora oltre 4000 posti di lavoro scoperti. Per questo penso che la mobilità e il lavoro debbano integrare i Lep (livelli essenziali di prestazioni), perché fanno parte della qualità della vita delle persone». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci intervenendo questa mattina in prefettura all’incontro con la commissione parlamentare per le questioni regionali, presieduta dal senatore Francesco Silvestro, in missione a Genova come ultima tappa del tour nazionale, per la missione conoscitiva sui Lep, i livelli essenziali di assistenza, relativamente all’autonomia differenziata, con riguardo in particolare i diritti civili e sociali.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, anche gli assessori regionali alla Sanità e Politiche sociali Massimo Nicolò e al Lavoro, Scuola e Pari Opportunità Simona Ferro e il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi.
“La Liguria – ha rimarcato Bucci – è una regione molto diversificata nelle sue aree con le sue zone costiere molto sviluppate e aree montane. Quando sono diventato sindaco gli investimenti per il sociale ammontavano a 43 milioni, quando me ne sono andato erano a 85 milioni, più che raddoppiati in 7 anni e di questo sono orgoglioso. Siamo poi fortemente impegnati sul tema della sanità. Abbiamo molte eccellenze, anche nel settore della medicina d’urgenza. Ci siamo dati l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa, abbiamo predisposto un piano con il quale siamo certi di poter dare risultati concreti ai cittadini nei prossimi mesi. Stiamo anche cercando di fare in modo che il Ministero della Sanità ci riconosca fondi nazionali non solo sulla base del numero di abitanti, ma anche tenendo conto dell’alta percentuale di anziani».