Un miliardo di euro in più, pari al 13,6% di crescita sul 2022. Il fatturato della nautica italiana nel 2023 è arrivato a quota 8,33 miliardi, cioè il nuovo massimo storico. È il dato ufficializzato oggi in occasione dell’inaugurazione del 64esimo Salone Nautico internazionale di Genova, contenuto nel report dell’ufficio studi “La nautica in cifre Log”. Il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi lo annuncia dal palco subito dopo la cerimonia di apertura con l’alzabandiera e il suono delle sirene. «Questo settore ha creato una filiera di oltre 200 mila posti di lavoro e ha bisogno di regole chiare e competitive per confrontarsi con la concorrenza internazionale – dice Cecchi, che oggi festeggia il suo ultimo Salone Nautico -. La nostra industria nautica ha quasi triplicato il fatturato negli ultimi otto anni. Raggiungendo a fine 2023 il record storico di oltre 8 miliardi, superando di 30 mila addetti diretti, il 7% in più del 2022».
Anche il presidente dell’agenzia Ice, Matteo Zoppas, fornisce alcuni dati che disegnano un settore in continua espansione. «Le esportazioni di tutto il made in Italy nel 2023 sono arrivate a 625 miliardi, di cui la nautica da diporto ha raggiunto i 4 miliardi, in crescita del 16% rispetto al 2022 – conferma -. Facendo un parallelo con il 2019 l’export italiano è cresciuto del 30% ma quello della nautica da diporto del 74%, il made in Italy, soprattutto grazie agli imprenditori, sta correndo».
Zoppas ha parlato anche della necessità di investire in ricerca e sviluppo per continuare a mantenere il primato nel settore. «Oggi ciò che si aspettano i clienti fuori dall’Italia sono le innovazioni continue, la ricerca e sviluppo va applicata in modo veloce al settore nautico per essere più veloci rispetto ai nostri competitor, l’unico modo in cui il made in Italy riesce a continuare a essere all’avanguardia è l’innovazione. Noi dobbiamo, come sistema Paese, stare vicino agli imprenditori della nautica che riescono a ottenere grandi risultati, tra gennaio e giugno 2024 sono riusciti a produrre un altro 6% di crescita dell’export, uno dei fenomeni più importanti del made in Italy».
Andrea Razeto, presidente dei Saloni Nautici e imprenditore nel settore degli accessori e dei componenti, commenta: «Dopo l’occhialeria, la nautica da diporto è il settore in cui l’Italia ha la maggiore quota nel mercato mondiale. Si è confermata leader assoluto nel segmento di superyacht, è la prima esportatrice mondiale e impiega nella sua filiera 200mila addetti e, soprattutto, continua ad assumere ininterrottamente dal 2016».
Tra i rappresentanti delle istituzioni presenti alla cerimonia di apertura il presidente del Senato Ignazio La Russa e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. «È veramente un motivo di orgoglio per me essere qui oggi a Genova – ha dichiarato dal palco La Russa -. La mia famiglia ha una casa in Liguria da più o meno sessant’anni e un po’ mi considero ligure. Come tutti i liguri, come tutti i genovesi, ho l’orgoglio di appartenere a una storia antica. C’è un connubio indissolubile tra la città e il mare. Eccolo qua, questo mare, questo porto che è il primo d’Italia, il secondo d’Europa, credo, e che costituisce la sintesi tra la città e l’industria».
«Voglio fare un ringraziamento particolare al sindaco Bucci per quello che ha dato – ha aggiunto −, che ha saputo dare in questi ultimi anni, per essere stato capace di un grande salto in avanti anche con il Salone che è un appuntamento che si rinnova ogni anno e che riunisce l’attenzione del mondo su quello che è un aspetto fondamentale del Made in Italy. Credo che i numeri che avete già detto, duecentomila occupati nel settore, duecentomila metri quadri di esposizione, le più belle macchine, siano un elemento. Il Salone Nautico, è un regalo a tutta l’Italia, alla sua credibilità nel mondo, alla sua capacità di indicare strade, di percorrere rotte».
Elena Bocerani