«Se penso di dimettermi da sindaco per concentrarmi sulla campagna elettorale? Assolutamente no, non è previsto che ci sia una dimissione da sindaco e come ho fatto la campagna elettorale quando facevo il sindaco al secondo mandato così continuerò anche in questo caso». Lo ha dichiarato l sindaco di Genova Marco Bucci parlando con i giornalisti questa sera a proposito della sia candidatura a presidente della Regione Liguria.
Bucci sarà sostenuto dai partiti del centrodestra e da una lista civica.
«C’è ovviamente un discorso di salute, lo dico subito – ha precisato Bucci che di recente ha subito un’operazione chirurgica – perché è uno dei problemi principali che ho dovuto affrontare. Ho parlato con i medici, ho parlato con tante persone. Non sarà una passeggiata, ma lo sapevo già che non sarebbe stata una passeggiata. C’è però la volontà di andare avanti. Non penso che se mi comporto bene che ci saranno delle conseguenze. Dovrò comportarmi bene, cioè veramente il tono delle urla sarà un po’ più basso, pazienza. Comunque la cosa si può fare e si va avanti».
Bucci ha così motivato la sua decisione di presentarsi candidato: «Quando ci sono situazioni importanti, chi ha la leadership deve tirarsi fuori e andare avanti. Non vogliamo abbandonare la Liguria e Genova a a quelli che non sono capaci di fare infrastrutture, a quelli che non sono capaci a fare progetti e ad avere una visione, a quelli che hanno dimostrato negli ultimi 30 anni cosa vuol dire abbandonare una regione, circondandola da muri, anche se soltanto virtuali, per evitare che ci siano contatti con il resto del mondo.Noi e abbiamo cambiato completamente la visione, il paradigma, abbiamo portato Genova verso una grande città internazionale dove tutte le metriche sono in crescita, dal pil al numero dei residenti che sapete che sta crescendo, al numero dei posti di lavoro, a tutte quelle che sono importanti per un posto dove vivere e lavorare. Noi vogliamo che la Liguria sia una delle regioni migliori al mondo, quindi facciamo un discorso internazionale, che riguarda il vivere, il lavorare e il trascorrere il tempo libero. Molta gente viene a vivere qui in Liguria proprio per questo e vogliamo che si continui così».
Circa il ruolo avuto nella scelta di Bucci dalla leader del centrodestra Giorgia Meloni, il sindaco di Genova ha raccontato: «La presidente del consiglio ha avuto un pesante effetto, anche perché ha detto delle cose molto belle. La ringrazio perché ha distinto due cose importanti. Uno è il compito politico e professionale di leadership, l’altro è la salute delle persone. Mentre sul primo lei ha detto quel che voleva fare, sul secondo ha detto: lascio decidere a te. Questo è un segnale di rispetto per le persone che in genere è raro vedere, mi è fatto piacere che lei l’abbia segnalato e sottoscritto».
Bucci ha poi ironizzato sulle dichiarazioni del segretario del Pd genovese Simone D’Angelo: «Vi do una buona notizia: D’Angelo ha detto che abbiamo già vinto. Cioè, ha detto che l’errore che abbiamo fatto è candidarmi il sindaco, perché così vuol dire che tra tre mesi dobbiamo andare a elezione per il Comune di Genova. Ma se questo succede vuol dire che abbiamo vinto».
Per fare una squadra operativa, ha annunciato il candidato, «Per tre quarti è già tutto fatto. Perché ovviamente lavoravamo già da prima».
Il caso di elezione manterrà la carica di commissario alla ricostruzione?. «Questa è un’altra bella cosa che ancora non abbiamo affrontato, non sono preparato a rispondere. Ci sono interpretazioni varie, è una cosa complessa perché ovviamente le leggi non sono preparate a quello che stiamo facendo». Per quanto riguarda le altre cariche da rivedere c’è Anci. E poi in caso di elezione c’è anche il discorso del sindaco metropolitano, perché per regolamento se il sindaco metropolitano decade, dà le dimissioni, subentra il vicesindaco, in carica fino alla prossima elezione. Quindi avremmo il Comune di Genova col vicesindaco che diventa sindaco e la Città metropolitana con il suo vicesindaco che diventa sindaco. Quindi sarà l’unico caso in cui le due cariche non saranno dalle stessa persona.