
Chiusura in ribasso per la Borsa di Milano con il Ftse Mib scende dello 0,29% (28.831 punti). L’all share sulla stessa linea a -0,23% (30.864 punti). Perde anche il Ftse Italia Growth a -0,38% (8.883 punti).
Nel listino principale seduta di forti vendite per Saipem (-5,27%), dopo aver annunciato la chiusura del collocamento di un prestito obbligazionario senior unsecured guaranteed equity-linked convertibile in azioni ordinarie da 500 milioni euro a un prezzo pari a 1,49 euro per azione, a sconto del 5% rispetto al prezzo di chiusura di ieri. In rosso anche Tenaris (-3,24%) e i bancari, mentre hanno chiuso in testa al Ftse Mib Iveco Group (+3,66%) e Cnh Industrial (+2,2%).
Borse europee senza una direzione precisa: a Francoforte il Dax40 è salito dello 0,35%, mentre a Parigi il Cac40 ha perso lo 0,65%.
A influenzare gli scambi l’inflazione dell’area euro che secondo la stima flash di Eurostat è al 5,3% annuo ad agosto 2023 (stabile rispetto al +5,3% annuo a luglio), e su base mensile, in crescita dello 0,6%. Negli Usa l’inflazione Pce (personal consumption expenditures price index) è aumentata a luglio dello 0,2% rispetto al mese precedente e del 3,3% rispetto a un anno prima, dopo il 3% di giugno, in linea con le previsioni. Sono aumentati meno delle attese i redditi personali, mentre sono salite più delle stime le spese per consumi. Inferiori alle previsioni, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.
Prezzo del petrolio in deciso rialzo: il contratto consegna ottobre sul Brent sale dello 0,93% a 86,66 dollari al barile e quello sempre consegna Ottobre sul Wti dell’1,13% a 82,55 dollari al barile.
Sul mercato valutario, l’euro passa di mano a 1,0844 dollari (1,091 in avvio e 1,093 ieri in chiusura), e a 157,993 yen (159,35 e 159,46).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco ha chiuso a 164 punti base (+0,77%). Il rendimento è a +4,11%.