
Chiusura in rialzo per le Borse europee, la discesa i prezzi del petrolio e quelli del gas in Europa rendono meno temibile la crisi energetica e i dati macro provenienti dalla Germania prospettano un rallentamento dell’inflazione. Milano segna +1,15%, Londra + l’1,4%, Parigi +0,44%, Francoforte +0,8%, Madrid +0,42%.
Poco variato lo spread Btp/Bund, a 209 punti (variazione -0,79%, rendimento Btp 10 anni +4,46%, rendimento Bund 10 anni +2,37%)
A Piazza Affari continua il boom di Pirelli (+4,5%), tra i più penalizzati del Ftse Mib nel corso del 2022, seguito da Unicredit (+3,45%) in seguito a voci per cui il gruppo bancario potrebbe acquistare filiali di Mps in vista di una successiva integrazione, Enel (+2,5%) con il mercato che guarda con interesse alle possibili dismissioni di attività in Sudamerica e nell’Europa dell’Est.
Deboli i petroliferi con Tenaris (-3,45%), che era stato il migliore titolo del 2022, in coda al Mib.
Il greggio scende dell’1,5% sia a Londra (84,8 dollari al barile il contratto marzo del Brent) sia a New York (79,2 dollari al barile la scadenza febbraio del Wti) a causa delle incertezze sull’economia cinese. Ulteriore flessione per le quotazioni sul Ttf del gas naturale: il contratto febbraio e’ trattato a 72,6 euro al megawattora (-5,7%).
Sul mercato valutario, l’euro vale 1,0549 dollari (1,0663 ieri in chiusura) e 137,96 yen (139,37). Il cross dollaro/yen è a 130,76 (stabile da 130,69).