
La Borsa di Milano apre piatta con il primo indice Ftse Mib (+0,04%) a quota 26.346 punti e poi imbocca un trend negativo. Spicca però Unicredit che guadagna 7,85% dopo i risultati migliori del decennio. Su i bancari in generale (Banco Bpm +1,77%, Bper Banca +0,95%). In calo Mediobanca -1,69% ed Eni (-1,64%).
Non fanno meglio le Borse europee, che aprono fiacche con gli investitori che concentrano la loro attenzione su una serie di dati macroeconomici.
Avvio in lieve flessione per Parigi (-0,1%), dopo i dati sul Pil e l’inflazione, Francoforte e Londra (-0,3%).
Le Borse asiatiche concludono la seduta in netto calo con gli investitori che guardano all’esito della stagione delle trimestrali.
Fari puntati sulle prossime decisioni delle banche centrali con la Fed e Bce che tornano a riunirsi in settimana.
Si teme che prevalgano i falchi continuando sulla strada del rialzo dei tassi in modo aggressivo. Chiusura in calo per Tokyo (-0,39%).
Giornata ricca di dati macroeconomici. Prevista la prima lettura del Pil del quarto trimestre della Francia dell’Italia e dell’eurozona. Dalla Francia attesi anche i consumi e l’inflazione. Dalla Germania e dall’Italia l’inflazione e il tasso di disoccupazione. Dal Regno Unito il credito al consumo. Dagli Stati Uniti l’indice del costo del lavoro, la fiducia consumatori e le variazione settimanali delle scorte petrolio (Api).
Le quotazioni del petrolio sono in calo. Il greggio Wti passa di mano a 77,48 dollari al barile, in calo dello 0,51%. Il Brent scende dello 0,29% a 84,65 dollari al barile.
Nei cambi euro in lieve flessione sul dollaro e sullo yen.
La valuta unica europea passa di mano a 1,0838 dollari, con una flessione dello 0,1%.
Sullo yen l’euro scende a 141,12 (+0,2%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in lieve diminuzione a 191 punti base. Il rendimento è a +4,15%.