La Pasta del Capitano di Geneviève Alberti

Viene presentato oggi, lunedì 23 ottobre, alle 17, nella Biblioteca Sergio Lupetti di corso Firenze 26 canc. a Genova

La Pasta del Capitano di Geneviève Alberti

La precarietà del lavoro raccontata con amara ironia. Un romanzo che denuncia le storture del mercato del lavoro in Italia con cinquantenni alle prese ancora con contratti a termine, ma non solo.

La Pasta del Capitano di Geneviève Alberti è un libro coraggioso.

Non bisogna farsi ingannare dalla copertina, di un bel rosa acceso. Attraverso un’opera di fiction, il volume racconta, senza peli sulla lingua, com’è difficile arrivare a uno stipendio e mantenerlo senza dover venire a patti con situazioni che farebbero rabbrividire anche i più scafati.

Alberti ne ha per tutti: cooperative sociali, datori di lavoro viscidi, approfittatori di sentimenti, sindacati. E dipinge un quadro molto realistico: diverse situazioni simili sono state raccontate sui media.

Protagoniste sono quattro donne alle prese con un destino professionale che sembra davvero senza speranza. Ginevra, Francesca, Federica e Sofia condividono l’appartamento, gioie e dolori, unite dalla precarietà del lavoro e dal sogno di una vita migliore. Tra colloqui improbabili, contratti a termine e proposte indecenti, ognuna affronta i fantasmi del proprio passato. Ma l’incontro con il capitano Parodi e il progetto di Artemisia, la figlia di Francesca, accendono una nuova speranza.

La voce narrante principale è quella di Ginevra, che finisce per accettare un lavoro in una cooperativa sociale guidata da una “sergente Hartman” in gonnella la cui frase tipica è “Non mi interessa!” urlato. Tra colleghi remissivi e nessun aiuto durante i primi giorni di ambientamento, Ginevra prova a resistere finché può. Abbiamo però anche incursioni nelle vite delle altre co-protagoniste e quell’abbraccio collettivo delle quattro in copertina è esemplificativo di ciò che avviene anche nel libro.

Geneviève Alberti, laureata Dams, ha pubblicato Trentanove parole (2007), La nostra Fattoria, amore a prima vista, (2007), Patografie (2009), Colazioni surrealiste, (2014), Il Segreto della Fattoria (2018). È autrice della guida turistica Sanremo Go (2013). Ha collaborato con le riviste Marea negli anni Novanta, Artewhere negli anni Duemila, e il Settimanale La Riviera. È autrice di testi teatrali. I Tossicomici, Bioland, Chiedi chi erano i Beatles. Nel 2011 ha vinto il premio di Drammaturgia, per la rappresentazione di testi di Elena Bono, Tra l’erba e le stelle.

L’autrice, nella trama, scrive: “Tra citazioni cinematografiche e serate davanti alla tv, scopriamo che cambiare è possibile, se hai il coraggio di essere te stessa. Perché essere precarie non è una colpa, ma una condizione che non definisce ciò che sei. E per fare la differenza, potrebbe anche bastare solo una pasta fresca… fatta col cuore. Come quella del Capitano, pronta a dare il gusto di una nuova vita”.

Il volume è stato autopubblicato ed è disponibile su Amazon. Viene presentato oggi dal Circolo Arci Primo Maggio, lunedì 23 ottobre, alle 17, nella Biblioteca Sergio Lupetti di corso Firenze 26 canc. a Genova.

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