Lista Toti: “liste civiche una risorsa, non un’alternativa ai partiti”

“Senza forti liste civiche a sostegno il centrodestra tornerebbe a prima del 2015 quando la sinistra era egemone e bloccava questa regione”

Lista Toti: “liste civiche una risorsa, non un’alternativa ai partiti”

“Gli amici di centrodestra, crediamo farebbero meglio a leggere prima di parlare. Nessuno pensa di formare un partito federando le liste civiche. Capiamo il momento di difficoltà di qualcuno, ma vedere ombre e nemici ovunque non è la soluzione per i suoi problemi. Dicono che sono stati i partiti a consegnare la Liguria a Toti, è vero il contrario, il centrodestra Governa la Liguria da quando Toti ha saputo allargare il consenso della coalizione e costruire, certo, insieme ai partiti, una rete di sindaci capaci e pragmatici con forti liste civiche a sostegno”. Così la Lista Toti Liguria interviene con una nota nel dibattito aperto dal governatore ligure in un’intervista pubblicata ieri dal Secolo XIX. L’idea di Toti è quella di mettere a sistema tutti i percorsi civici che si sono rivelati vincenti alle comunali di Genova, La Spezia, Sestri Levante e Imperia.

“Senza questa capacità – precisa la nota – il centrodestra tornerebbe a prima del 2015 quando la sinistra era egemone e bloccava questa regione. Basta la calcolatrice: in ogni città della Liguria, Sarzana, Spezia, Sestri Levante, Chiavari, Genova, Varazze, Diano Marina, Imperia, per citare qualche esempio, il civismo è stato fondamentale per vincere e costituisce la parte numericamente più consistente della coalizione. Ciò non inficia il ruolo nazionale dei partiti. L’obiettivo è quello di continuare a governare la Liguria nei prossimi anni tutti insieme. Se qualcuno ha interessi diversi da quelli collettivi di una coalizione lo dica. Ma mettere in alternativa partiti e civismo è profondamente sbagliato, e nelle città dove è stato fatto, non è finita bene”.

“Alle opposizioni, che in assenza di idee sperano nelle divisioni altrui per riconquistarsi un posto al sole – conclude la nota – diciamo: non ci contate. Nessuno vuole tornare ad affidare il timone a una classe dirigente che ha guidato questa regione allo sfascio e all’immobilismo, per suo proprio e unico vantaggio. E l’armocromia della Shlein non farà certo dimenticare ai liguri il grigio Burlando. Che peraltro non perde occasione per far vedere chi detta la linea al variopinto mondo Pd!”

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