
Secondo l’ultimo report pubblicato dal portale immobiliare idealista, i canoni di locazione hanno registrato un incremento del 10,1% nel secondo trimestre, a una media di 13,4 euro/m2 mensili. Considerando la variazione annuale, i prezzi sono aumentati dell’11,6% negli ultimi dodici mesi.
Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista: «Nell’ultimo periodo, con l’aumento dei tassi ipotecari l’affitto è divenuto l’unica strada percorribile per le famiglie che hanno perso potere d’acquisto per accedere alla casa di proprietà in un contesto di inflazione elevata. Questo ha aggravato la situazione di tensione su un mercato che già presentava un’offerta insufficiente a soddisfare i bisogni la domanda di locazione degli italiani, producendo la fiammata dei prezzi nel corso dei mesi primaverili. In questo quadro è improbabile che la pressione al rialzo sugli affitti si riduca presto».
Tre capoluoghi italiani su quattro registrano prezzi di affitto più alti rispetto a tre mesi fa.
Molti capoluoghi registrano una volatilità piuttosto marcata soprattutto dove l’affitto breve per turismo o per lavoro comprime particolarmente l’offerta e determina aumenti a doppia cifra come a Savona (17,7%), La Spezia (13,3%) e Padova (12,3%). Dall’altro lato, le diminuzioni maggiori si sono registrate a Lecce (-11,3%), Matera (-5,5%), Cuneo e Taranto (entrambe -4,8%). Milano è la città più costosa per affittare una casa, con 22,1 euro/m2, seguita da Firenze (18,8 euro/m2) e Bologna (18 euro/m2). Tra le città liguri la più costosa per gli affitti nel mese di giugno è risultata Finale Ligure con 29,9 euro/m2, seguita da Santa Margherita Ligure (25,4 euro/m2) che ha registrato una variazione del +33,7% negli ultimi tre mesi.
In provincia la tendenza rialzista tocca quasi il 90% delle aree, con una forte volatilità dei valori, specialmente nei territori a forte propensione all’affitto breve per turismo o per lavoro. Così si spiegano le variazioni a rialzo di Rimini (34,3%) e Grosseto (25,2%), che guidano con incrementi a doppia cifra davanti ad altre 20 aree in crescita con variazioni comprese tra il 18,7% di Sassari e il 10,1% di Aosta. In Liguria la provincia che ha registrato i maggiori rialzi è quella di Genova con il 14,5%, seguita da Imperia (12,8%), Savona (12,4%) e dalla Spezia (11,9%).
Il ranking delle province più care è guidato da Milano (21 euro/m2), quindi Firenze e Bologna sul podio, rispettivamente con 18,8 e 18 euro mensili per la locazione. Prezzi superiori alla media italiana nel trimestre appena trascorso anche per Venezia (17,6 euro/m2), Roma (14,5 euro/m2) e Como (14 euro/m2). Tra le liguri la più cara è la provincia di Savona (15,6 euro/m2).
Il Trentino-Alto Adige è l’unica regione a evidenziare un trend negativo dei valori nel secondo trimestre con un calo del 4,4%. Tutte le altre regioni hanno incrementato i loro prezzo, con gli aumenti maggiori nelle Marche (22%), Calabria (15,5%), Liguria (15,2%), Veneto (12,2%), Toscana (12,1%) e Lazio (11,1%). Le altre regioni crescono a con tassi d’incremento inferiori a quello del 10,1% nazionale, che coincide con l’andamento trimestrale della Valle d’Aosta.

Qui il link al report con i dati liguri.