
Attraverso un volantino rsu Acciaierie d’Italia Genova informa che, a seguito dell’assemblea sindacale che si è tenuta ieri, 25 maggio, davanti ai cancelli della sede Ex Ilva di Cornigliano, è stata indetta un’assemblea sindacale per il giorno lunedì 29 maggio.
«Recentemente − si legge nel volantino − il ministro Adolfo Urso intervistato dal Sole 24 ore ha dichiarato “con il decreto Ilva abbiamo posto le condizioni per uscire dalla situazione di stallo che perdura da troppo tempo e che sta compromettendo il futuro dello stabilimento. Siamo ormai ad un bivio: noi ci siamo assunti le nostre responsabilità e ci attendiamo che altrettanto faccia il socio privato (ArcelorMittal) a cui abbiamo prospettato quale sarà l’impegno dello Stato per realizzare a Taranto il più grande sito siderurgico green d’Europa. Siamo convinti che non si possa perdere altro tempo. È questo il momento per il rilancio industriale e produttivo di Taranto e in generale della siderurgia italiana… è il tempo delle scelte”».
«Al Governo non deve sfuggire come in realtà sono condotti gli impianti e come sono trattati i lavoratori. In un incontro con la direzione del personale solo pochi giorni fa − prosegue la nota rsu −, ci era stata comunicata la ripartenza dell’AFO2 a Taranto e che ciò avrebbe previsto, secondo logica, una progressiva ripartenza degli impianti a valle e un miglioramento, già in atto nel mese di aprile, dell’incidenza della cassa integrazione, e la positiva e condivisa gestione della cassa integrazione nell’ottica dell’accordo di aprile».
«Da circa una settimana non è più così. La cassa integrazione è iniziata a levitare, anche in quei reparti come la manutenzione, che sono indispensabili per gestire l’attività degli impianti in questa cronica carenza di ricambi e manutenzioni».
«Di fatto mentre gli impianti cadono a pezzi, la poca manutenzione viene pagata con i soldi risparmiati attraverso le nostre casse integrazioni. Le fermate degli impianti in attesa di ricambi, si stanno moltiplicando di giorno in giorno. Gravando sui nostri salari e sulla nostra sicurezza. Oggi l’azienda comunica che le ferie estive sono sospese fino a nuovo ordine. Chiediamo chiarezza e un metodo chiaro di comunicazione», rimarcano i rappresentanti rsu.
«Mentre scriviamo alcuni lavoratori vedono l’accesso negato per giorni di cassa integrazione non comunicati, e gli impianti continuano ad essere fermi in attesa di pezzi di ricambio e materiale da lavorare, generando altra cassa integrazione. “Il tempo delle scelte” si scarica sui lavoratori, sulla nostra sicurezza, i nostri salari, le nostre famiglie. Oggi abbiamo scioperato e manifestato sotto la direzione di stabilimento! Non sono arrivate risposte. Anche per noi è arrivato il tempo delle scelte, così non possiamo più stare!», conclude il volantino convocando l’assemblea di tutti i lavoratori lunedì 29 maggio ore 8 davanti alla portineria.