Chiavari, dal Comune stop alla diga Perfigli

Inviato il diniego a Città metropolitana, sarà il tribunale a decidere o una nuova conferenza dei servizi

Chiavari, dal Comune stop alla diga Perfigli

Il Comune di Chiavari ha inviato nei giorni scorsi a Città metropolitana il diniego definitivo per la costruzione della diga Perfigli.

«Per noi non sussistono i requisiti autorizzativi necessari a procedere con l’occupazione del suolo pubblico per l’installazione del cantiere previsto in viale Kasman. A questo punto, ricevute le contro osservazioni dell’ente metropolitano, sarà il tribunale a decidere o una nuova conferenza dei servizi. Abbiamo così bloccato l’iter di un’opera inutile, approvata con delibera n. 171 del 27 giugno 2013 dalla giunta composta da Nicola Orecchia, Sandro Garibaldi e dall’ex sindaco Levaggi». Lo afferma in una nota stampa il primo cittadino Federico Messuti.

«Il progetto non garantisce in questa fase un miglioramento idraulico significativo per Chiavari e, quindi, deve essere rivisto nel suo complesso includendo sia gli interventi su Lavagna che quelli, ad oggi non previsti, nell’area di Chiavari più critica ovvero quella a monte del ponte della Maddalena − dice Messuti −. Deve, inoltre, comprendere il prolungamento di viale Kasman e la creazione di un nuovo ponte all’altezza del casello autostradale di Lavagna in modo tale da permettere la pedonalizzazione di quello storico della Maddalena».

«Se l’impianto di depurazione di vallata è stato collocato a Chiavari − aggiunge Messuti − è solo grazie alla delibera del febbraio 2017 votata in Città metropolitana da 67 comuni, tra cui dall’ex sindaco Levaggi, con il suo assessore Nicola Orecchia e la sua consigliera Silvia Garibaldi, dall’attuale deputata Valentina Ghio e dal sindaco di Leivi Centanaro. Ancora una volta fatti e non parole».

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