
Nuovo tracollo delle borse europee causato dalle banche. Dopo la crisi seguita al fallimento di Silicon Valley Bank, a turbare i mercati è stata la notizia che Saudi National Bank, principale azionista di Credit Suisse, seconda banca elvetica dopo Ubs, ha detto che non fornirà ulteriore liquidità all’istituto, che è in perdita. I titoli della banca elvetica sono arrivati a perdere fino al 30%, per poi risalire a -24% ma tutto il settore europeo ha sofferto. Intanto si attendono per domani le decisioni della Bce, che secondo gli analisti dovrebbe alzare il costo del denaro di 50 punti base, al 3,5%, e le dichiarazioni della numero uno, Christine Lagarde anche alla luce della crisi bancaria. Milano segna -4,61%, Francoforte -3,27%, Londra -3,83%, Parigi -3,58%. Gli investitori hanno cercato impieghi più sicuri dei titoli azionari, comprando titoli di stato. Lo spread Btp/Bund è però aumentato a 192 punti (variazione +7,43%, rendimento Btp 10 anni +4,00%, rendimento Bund 10 anni +2,09%
A Piazza Affari Unicredit ha perso il 9,06%, Intesa Sanpaolo il 6,85%.
L’euro si è indebolito sul dollaro, attestandosi a 1,0533 dollari (da 1,0719 dollari di ieri sera), in seguito all’indicazione dell’istituto Ifo che prevede un pil tedesco del secondo trimestre in calo e passa di mano a 139,64 yen (da 144,17), mentre il dollaro e’ pari a 132,56 yen (da 134,4).
In ribasso il petrolio, con il timore di una recessione: il Wti aprile (contratto ormai in scadenza) perde il 7% attestandosi 66,33 dollari al barile, il Brent del Mare del Nord scivola del 5,3% a 72,12 dollari al barile. Il prezzo del gas (contratto di aprile) cede il 2,9%, attestandosi a 42,9 euro.