Fluxus: a Villa Croce la mostra sui 60 anni dell’avanguardia visitabile fino al 14/2

La mostra è curata da Leo Lecci, Caterina Gualco e Francesca Serrati

Fluxus: a Villa Croce la mostra sui 60 anni dell’avanguardia visitabile fino al 14/2

Restano ancora dieci giorni per visitare la mostra dedicata a Fluxus, movimento nato nel 1962. L’evento è curato da Leo Lecci, Caterina Gualco e Francesca Serrati e ospitato a Villa Croce, Museo di Arte Contemporanea, che già nel 2002 aveva riunito alcuni dei principali lavori degli artisti Fluxus. Nel mondo Fluxus il pubblico scopre l’arte che diventa vita attraverso diverse esperienze dettate dalla quotidianità degli artisti, dalle sensazioni della loro esistenza, dall’ispirazione provata sul momento

«Non è solo un movimento, ma una famiglia allargata, con una serie di persone che gravitano nella stessa galassia ma ne entrano e ne escono quando vogliono, ciascuno va per la sua strada per ritrovarsi in Fluxus durante i festival»: così Caterina Gualco definisce il movimento “Fluxus”, di cui sono esposte le opere dei principali artisti in occasione dei sessant’anni dalla scoperta di questa nuova visione artistica.

Si tratta di Happening e Performance che non sono realmente programmate, per mostrare uno spaccato di vita attraverso l’arte. Diverse personalità internazionali come Joseph Beuys, Daniel Spoerri, Nam June Paik, Yoko Ono, interpreti del movimento Fluxus, hanno cercato di fondere la loro quotidianità con le azioni collettive, mostrando la volontà di interpretarle attraverso un nuovo atteggiamento alla vita.

In mostra, fra gli altri lavori, si può osservare la partitura del brano “Metal-Meditations” del 1976 di Philip Corner, esposta in passato al Moma di New York.

Il 9 febbraio alle 17, Leo Lecci, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Genova, Caterina Gualco e  Francesca Serrati  presenteranno il libro “Fluxus 1962-2022, Sixty Years in Flux” per sottolineare ancora una volta la forza e il valore di questo movimento artistico, rimasti magicamente intatti, a sessant’anni dalla nascita. La mostra resterà aperta fino al 14 febbraio.

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