
Polemica sulle criticità dei Pronto soccorso a Genova e in particolare sulla situazione dell’ospedale Galliera. Ieri la Regione ha emesso un comunicato in cui si precisa che sono stati oltre 200 gli accessi ai flu point, ambulatori a bassa complessità aperti appositamente in questo periodo natalizio per far confluire in questi luoghi le persone affette da patologie influenzali, e agli ambulatori distrettuali liguri nel weekend natalizio. Lo certificano i dati delle Asl che, con Regione Liguria, Alisa e i medici di medicina generale, hanno messo in campo un piano influenza straordinario per le festività. “La combinazione dei flu point e degli ambulatori con i medici di medicina generale aperti nei festivi – ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola – ha consentito, a ora, la riduzione dei flussi al pronto soccorso, un calo già registrato prima di Natale, dunque il sistema messo in campo da Regione a una prima analisi sembra aver dato un contributo importante”.
Le affermazioni di Gratarola sono state contestate dai consiglieri regionali Pippo Rossetti (Pd) e Gianni Pastorino (Linea Condivisa).
“Certo – ha commentato Rossetti in una nota – ieri era festivo ed era più facile che un malato potesse più facilmente essere accudito da familiari e conoscenti. Oggi solo al Galliera alle 13.30 c’erano ‘solo’ 17 ambulanze in attesa, 62 pazienti in visita, 16 codici rossi “!
“Spero almeno oggi – ha concluso Rossetti – ci risparmino le critiche della strumentalizzazione politica, evitino di dire che va tutto bene, visitino anche Villa Scassi e Galliera, ci dicano i flussi degli ambulatori aperti in via sperimentale per fare le visite mediche di chi finisce al pronto perché è l’unica risposta che trova. Vorremmo sapere anche quante zone di guardia medica non hanno il medico e come pensano di rinforzare i filtri territoriali onde evitare gli arrivi inappropriati (e disperati) al pronto soccorso almeno fin dopo l’Epifania. Hanno attivato le RSA post acuti che a carico degli ospedali potrebbero ospitare anziani ora in barella”?
La Lista Toti Liguria ha replicato: “Visto che non possono contestare il servizio offerto dai flu point e le oltre 200 visite garantite nel week end di Natale, contano le ambulanze davanti al pronto soccorso. Semmai questa è la miglior dimostrazione del buon risultato di questa operazione: si sono mica chiesti i due consiglieri cosa sarebbe accaduto se si fossero rivolti ai pronto soccorso anche quei pazienti “filtrati” dai flu point? La criticità del Pronto Soccorso del Galliera è nota e lo stesso assessore Gratarola ha chiarito che sta predisponendo altre soluzioni dedicate”.
E Gratarola: “Siamo tutti perfettamente consapevoli che la medicina dell’emergenza da tempo è sotto pressione e non per ragioni ascrivibili al servizio sanitario regionale ligure. Nello specifico della situazione ligure e genovese, ribadisco che ad oggi la misura dei ‘flu point’ e l’apertura degli ambulatori con i medici di medicina generale si è rivelata importante ad alleggerire il peso sui pronto soccorso. Senza questo provvedimento adottato da Regione Liguria, oltre 200 pazienti, solo nei flu point, avrebbero contribuito ad affollare i pronto soccorso nel week end natalizio”.
“La situazione di difficoltà e di fermo ambulanze che i due consiglieri citano è circoscritta al pronto soccorso dell’ospedale Galliera – ha aggiunto l’assessore alla Sanità – e proprio su questo nosocomio si stanno mettendo in atto ulteriori azioni operative e gestionali con i vertici dell’ospedale stesso al fine di trovare il migliore approccio alla soluzione del problema che si sta protraendo da tempo. E però evidente che il blocco di quel pronto soccorso inevitabilmente per un gioco di vasi comunicanti si riverbera su San Martino, Villa Scassi ed Evangelico”.
“Per ciò che attiene ai medici della continuità assistenziale (guardia medica) – ha concluso e Gratarola – è ben nota la carenza di personale. Per contenere questo problema, di carattere nazionale, come Regione abbiamo provveduto a stanziare un compenso aggiuntivo per ogni ora di attività eccedente le 108 ore mensili, per il maggior impegno lavorativo ricadente sui medici convenzionati nel settore e per garantire il servizio contemporaneo su più poli o su vaste aree territoriali in conseguenza di accorpamenti degli stessi. Per le Rsa post acuti infine, accanto alla dotazione già in essere, è di queste ora l’attivazione di ulteriori 25 posti letto no-covid nell’area metropolitana genovese”.
Uil Fpl è intervenuta sulla situazione dell’Ospedale Galliera. “Nonostante il servizio di emergenza dell’Ospedale Galliera sia attualmente identificato come hub Covid – si legge in una nota del sindacato – con conseguente riduzione di posti letto (208 circa), la gestione attuale non sembra tenerne conto, continuando a dirottare le ambulanze da ogni parte della città con destinazione PS dell’Ospedale di Carignano, tanto che il piazzale antistante il Pronto Soccorso diventa un posteggio, con un numero di pazienti in visita spropositato rispetto alle dimensioni e alla logistica. La conseguenza è che il personale del Pronto Soccorso del Galliera, costretto ad un carico di lavoro insopportabile e con un aumento del rischio professionale spropositato, non riesce più a smaltire l’afflusso di pazienti che necessariamente sono costretti a passare 36/48 ore o forse più su una barella in attesa di un posto letto che non c’è, come testimoniano le tantissime denunce della problematica che giungono a noi e alla carta stampata con cadenza ormai quotidiana. Dalle notizie di questa mattina, l’assessore Gratarola, confermava la riduzione della pressione sui pronto soccorso: purtroppo basta farsi un giro nel PS del Galliera per capire che le cose non stanno proprio così”.