Chiavari, digitalizzati 130 anni di clima in 17 mila documenti

I dati provengono dalla banca dati meteo dell’Osservatorio meteorologico del seminario vescovile di Chiavari

Chiavari, digitalizzati 130 anni di clima in 17 mila documenti

Una banca dati meteo di 130 anni comprensiva di 17.000 documenti. È il patrimonio custodito nell’archivio dell’Osservatorio meteorologico del seminario vescovile di Chiavari, recentemente recuperato grazie all’opera di digitalizzazione finanziata dal Comune di Chiavari.

I microfilm dei registri cartacei, curati dai tre sacerdoti dell’Osservatorio tra il 1883 e il 2014, sono stati oggetto di un puntuale lavoro di conversione, controllo e correzione dei dati inseriti. Nella fase di data-enter sono stati coinvolti gli studenti (grazie a percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) del liceo Da Vigo Nicoloso, del liceo Marconi-Delpino, dell’Istituto Caboto, l’Istituto Natta Deambrosis e il liceo scientifico sportivo Gianelli.

In cinque anni è stata creata una banca dati unica: sono circa 4,5 milioni i dati raccolti in 20 mila fogli excel, raggruppati in 1700 file, per un totale di 7.000 ore di lavoro complessivo dello staff che ha seguito i lavori.

Venerdì 11 novembre, alle 10 in collegamento dal teatro Caritas, verrà presentato il progetto al Festival della Meteorologia di Rovereto, “Evento Citizen Science Dati Meteo”: parteciperanno Alberto Ansaloni dell’associazione Amici del Museo scientifico, i rappresentanti della diocesi e i dirigenti scolastici degli istituti scolastici. Seguirà, alle 11 sempre all’interno del teatro, un momento di discussione aperto al pubblico e, a conclusione della mattinata, una visita guidata al museo dell’Osservatorio (all’interno dei locali del seminario di Chiavari, gestiti dal Comune e dall’associazione Amici del Museo Scientifico). Il pubblico potrà accedere alla sala a partire dalle 10, fino ad esaurimento posti.

«La digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio della banca dati meteo dell’Osservatorio ha riscosso ampio apprezzamento in ambito scientifico, infatti già lo scorso febbraio a Milano è stato illustrato al Congresso nazionale dell’associazione italiana di scienze dell’atmosfera e meteorologia. Un modus operandi che verrà applicato su scala nazionale, coordinato da organi competenti − afferma l’assessore alla cultura Silvia Stanig − La quantità e la disponibilità dei dati resi accessibili a tutti gli studiosi del settore rappresenta, per il Seminario diocesano e per la città di Chiavari, una risorsa straordinaria e motivo di orgoglio».

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