
Chiusura in calo per le Borse europee, gli investitori hanno preferito vendere, preoccupati per le proteste in Cina contro la politica anti Covid del governo e la prospettiva di nuove strette sui tassi decise dalla Bce per portare l’inflazione al 2%. La presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato in audizione al Parlamento europeo che «non è possibile dare indicazioni precise sulla velocità o sull’obiettivo finale dei tassi ma deve essere un tasso sufficientemente alto per raggiungere l’obiettivo del 2% dell’inflazione». Milano segna -1,12%, Francoforte-1,09%, Parigi -0,6%, Londra – 0,07% a 7.481 punti. Ancora in crescita lo spread Btp/Bund, a 192 punti (variazione +2,10%, rendimento Btp 10 anni +3,90%, rendimento Bund 10 anni +1,98%)
A Piazza Affari sono andati in ribasso i petroliferi, con Eni -1,96%, Saipem -3,32%, le utility, con A2A -2,46% a causa di voci sulla tassa sugli extra-profitti. In rialzo Leonardo (+0,84%) e le Iveco (+1,47%), per la commessa che si sono aggiudicate in Brasile.
Sul fronte dei cambi euro a 1,0380 dollari (1,0392 di venerdì sera) e 144,15 yen (144,68), mentre il dollaro-yen si attesta a 138,86 (140,69).
Il petrolio dopo aver perso oltre il 3%, ha contenuto le perdite: il wti si attesta a 75,79 dollari al barile (-0,64%). Stabile il prezzo del gas: il contratto di dicembre si attesta a 124,455 euro al megawattora.