Energia, Toti: «Burocrazia zero per pannelli solari e pale eoliche e ridurre le aree vincolate»

Durante la visita di rappresentanza nei palazzi Ue l'idea di istituire una Casa Liguria a Bruxelles e il premio alla Regione per il progetto sull'invecchiamento attivo

Energia, Toti: «Burocrazia zero per pannelli solari e pale eoliche e ridurre le aree vincolate»

«Se vogliamo davvero in tempo ragionevole aumentare la quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili è necessario un immediato cambiamento a livello normativo: burocrazia zero per chi vuole installare pannelli solari e pale eoliche, riduzione dell’estensione delle ampissime aree vincolate del nostro Paese. Altrimenti saranno necessari anni e anni. Basta con le ipocrisie tutte italiane: tutti parlano di rinnovabili, ma se qualcuno prova a installare una pala eolica partono, immediati, proteste e ricorsi».
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti di ritorno dalla in visita agli uffici regionali di rappresentanza di Bruxelles, per la riapertura dopo i due anni di pandemia.

«Arrivando nel porto di Anversa – spiega Toti − un particolare balza subito all’occhio: nello scalo, e nelle aree circostanti, ci sono centinaia di gigantesche pale eoliche, ed enormi spazi ricoperti di pannelli solari. Sono ovunque: all’interno dei terminal, lungo le strade, sulle dighe foranee, anche in mezzo all’estuario del fiume e direttamente in mare. Di fronte a tutte quelle istallazioni, la prima domanda che sorge è: quante di quelle pale e di quei pannelli solari sarebbero state approvate in Italia dai vari enti preposti, e in che tempi?»

A margine del viaggio di rappresentanza in Belgio e restando in tema energia ha dichiarato: «In questi anni molto complessi l’Unione europea ha lavorato molto perché ha cambiato il suo approccio, anche per venire incontro al caro energia che colpisce tutte le regioni in particolare con anche l’aumento dei costi nel sistema sanitario regionale. Un aumento che in Liguria vale 80 milioni di euro che bisogna trovare e che bisogna riportare sotto controllo: pertanto è opportuno essere presenti a Bruxelles e far sentire la presenza del sistema delle Regioni. Siamo alla viglia della nuova programmazione 2021 – 2027 di tutti i fondi strutturali e per questo ho suggerito la possibilità di usare un pezzo non impegnato della passata programmazione sui ristori alle imprese nazionali, facendo cadere il principio dell’aiuto di stato, per dare quindi una boccata di ossigeno alle nostre aziende, come aveva fatto in passato la Von Der Leyen. Si tratta di fondi già stanziati che vanno alle imprese e potrebbe essere una questione di cui la commissione dovrebbe discutere nel prossimo consiglio, perché ci consentirebbe un ristoro rapidissimo che non appesantisce il debito del continente».

La visita negli uffici di Regione Liguria di Rue du Trone è stata l’occasione per immaginare un nuovo progetto, istituire una Casa Liguria a Bruxelles. «La Liguria vive di internazionalismo, dal turismo alla logistica portuale, l’export dei nostri prodotti agroalimentari e su questo si deve continuare a lavorare, mettendo insieme tutte le nostre eccellenze, dall’Università all’Iit, fino alle a istituzioni culturali come la Fondazione del Carlo Felice o del Teatro Nazionale, con il direttore Livermore, per costruire una Casa Liguria a Bruxelles in cui incrociare tutti questi interessi. Credo che questo possa essere un obiettivo dei prossimi anni, soprattutto a seguito di una pandemia che ha riallineato tutti ai nastri di ripartenza».

A Bruxelles Toti ha ricevuto anche il premio da parte della Commissione europea per il progetto sull’invecchiamento attivo portato avanti dalla Regione. «È stata riconosciuta Reference Site sull’invecchiamento sano e attivo, la premiazione è avvenuta proprio oggi ed è stata frutto di un lavoro di vari stakeholder liguri, coordinato dall’ufficio di Bruxelles a cui hanno partecipato rappresentanti del settore pubblico – health provider come Alisa, Comune di Genova, Regione Liguria, ospedali Galliera; dell’industria come Riina, Si4Life, Polo Ligure Scienze della Vita; dell’Accademia come Unige, Iit, Ircss Policlinico San Martino, e del terzo settore come Cepim, Aism/Fism, Istituto Chiossone, Agorà Onlus. La rete dei reference site sull’invecchiamento sano e attivo è una rete di Regioni europee attive sulle politiche socio-sanitarie per i senior. Farne parte è utile per lo scambio di buone pratiche e per collaborare sui progetti europei».

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