Ansaldo Energia: i lavoratori bloccano l’aeroporto. Toti e Bucci: «Azioni di teppismo»

«Nessuna vertenza sindacale legittima azioni di teppismo che danneggiano altri lavoratori e tutti i cittadini di Genova»

Ansaldo Energia: i lavoratori bloccano l’aeroporto. Toti e Bucci: «Azioni di teppismo»

Aeroporto di Genova ufficialmente occupato dai lavoratori di Ansaldo Energia, con i passeggeri che non possono accedere ai voli in partenza né sbarcare. L’Agenzia Dire riferisce che la direzione del Cristoforo Colombo fa saper che «i due voli in partenza negli ultimi minuti per Londra e Roma sono decollati. Siamo in attesa di aggiornamenti sul prossimo arrivo da Catania, previsto alle 12.40», che però non è ancora stato fatto decollare dalla Sicilia.

Intanto, i passeggeri vengono bloccati all’ingresso del terminal, con il direttore Piero Righi e il personale del “Colombo” che cercano di placare l’ira di chi aveva un volo in partenza prenotato. Momenti di tensione − riferisce Dire − all’ingresso dei lavoratori nello scalo, con qualche scontro, rientrato rapidamente, tra i manifestanti e la Polizia che provava a evitare l’occupazione dell’aeroporto.

«Nessuna vertenza sindacale legittima azioni di teppismo che danneggiano altri lavoratori e tutti i cittadini di Genova. I giusti diritti non si difendono calpestando i diritti di altri. Questo indebolisce ogni giusta rivendicazione contrapponendo lavoratori a lavoratori. Spiace che nonostante il totale appoggio comunicato questa mattina da Regione e Comune alle delegazioni sindacali e le rassicurazioni fornite per quanto possibile si sia scelta la strada delle occupazioni illegali, delle interruzioni dei servizi pubblici e dell’arbitrio. Molte di queste azioni per altro si configurano come reati e spero che i sindacati responsabilmente se ne dissocino. Esprimiamo invece solidarietà alle Forze dell’Ordine che in questi momenti stanno gestendo con grande responsabilità una situazione non facile».

Queste le dichiarazioni del presidente della Regione Giovanni Toti e del sindaco di Genova Marco Bucci dopo il blocco dell’aeroporto da parte dei lavoratori di Ansaldo Energia.

Questa mattina il presidente della Regione, insieme al sindaco di Genova e all’assessore alle attività produttive Andrea Benveduti avevano incontrato le delegazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil ed i rappresentanti di categoria dei metalmeccanici Fim, Cisl, Fiom Cgil, Uilm per informarli dalle attività svolte da Regione Liguria in relazione alla vertenza Ansaldo Energia.

«Non c’è nulla di nuovo − commenta il segretario della Fiom Cgil Genova, Stefano Bonazzi uscendo dall’incontro mentre i lavoratori occupano l’aeroporto −. Soprattutto non c’è un elemento di certezza. Anzi, dalle dichiarazioni di Cdp di ieri si legge, in controluce, il rischio di un piano industriale lacrime e sangue: non possiamo accettarlo».

Bonazzi ribadisce che «chiediamo a Cdp di dichiarare ufficialmente la ricapitalizzazione: non è possibile perché non c’è il nuovo governo? Abbiamo seri dubbi perché Cdp ha una sua dinamica propria. La comunicazione di Cdp di ieri ha esacerbato gli animi: sarebbe stato meglio che non l’avessero fatta perché oggi i lavoratori si sentono presi in giro, visto che sono praticamente stati definiti poco responsabili. Non possiamo accettarlo: la battaglia sindacale continua, non ci facciamo dettare i tempi della lotta da nessuno».

Il presidente Toti e il sindaco Bucci hanno relazionato alle delegazioni sindacali di aver sentito ieri, in più occasioni, i massimi vertici del gruppo industriale e della controllante Cassa Depositi e Prestiti. Nei colloqui è stato riferito al presidente di Regione che Ansaldo Energia è considerato asset strategico delle politiche industriali ed energetiche del Paese. Che è in corso di redazione un piano industriale che non prevede esuberi strutturali ne dismissione del settore gas ma prevede una transizione utilizzando il settore gas verso nuovi investimenti relativi alle politiche energetiche delle rinnovabili e dell’energia nucleare.

Cassa Depositi e Prestiti, riferisce Regione Liguria attraverso un comunicato, ha sottolineato che una volta ultimato il piano industriale è pronta a sostenerlo finanziariamente da azionista del gruppo. L’azienda, secondo quanto è stato riferito al presidente Toti, in questo momento non attraversa nessuna difficoltà di cassa e così sarà per i prossimi mesi. Ovviamente occorre tenere presente che l’assenza del Governo al momento lascia ancora alcuni punti da chiarire, ovvero la politica energetica del Governo circa il continuity market e la sorte delle centrali a carbone in attività. Entrambe potrebbero incidere nel piano industriale in quando Ansaldo Energia su entrambe le partite potrebbe rivelarsi un player importante.

Regione Liguria e Comune avevano ribadito di essere pronti a chiedere un tavolo nazionale con il Ministero della Transizione Ecologica, dello Sviluppo Economico, Mef e Cassa Depositi non appena il prossimo Governo nel pieno delle sue funzioni si sarà insediato.

«Purtroppo − concludono Toti e Bucci − fatti come questi del blocco dell’aeroporto non aiutano né il dialogo nè la possibilità di costruire un percorso responsabile di occupazione e di crescita».

In tarda serata Giovanni Toti in una nota ha argomentato: “Nel giorno in cui abbiamo presentato ufficialmente la Diga di Genova, un’opera storica per il nostro porto che darà lavoro a 2 mila persone solo per la sua costruzione e avrà ricadute economiche positive per tutto il Paese, abbiamo dovuto gestire una dura protesta dei lavoratori di Ansaldo Energia. Una protesta che mi ha visto al fianco dei lavoratori nell’unico modo possibile per un’istituzione: trovando delle risposte concrete. Risposte vere, reali. In questi due giorni sono stato in costante contatto con Cdp  e con i sindacati, cercando di trovare una mediazione e facendo personalmente pressing affinché arrivassero ai lavoratori le aperture che finalmente in serata hanno portato alla revoca dello sciopero, evitando un’altra giornata di passione per Genova. Un primo segnale positivo di una vertenza tutt’altro che semplice, soprattutto senza un governo in carica, ma che vede Regione Liguria e Comune di Genova compatti nel chiedere che vengano tutelati i lavoratori di Ansaldo Energia e dell’indotto, investendo sull’azienda stessa. Non smetteremo mai di fare pressioni affinché questo accada”.
Il governatore sottolinea inoltre che: “Con la stessa forza però voglio chiarire la mia posizione su alcune dichiarazioni fatte in questa giornata, in cui è stata sottolineata solo la parola “teppisti” riferita ai lavoratori. Chiarisco il concetto anche per evitare le solite strumentalizzazioni politiche o le lezioncine (che poi arrivano anche da chi aveva un ministro al Lavoro che non si è mai occupato del tema). Bloccare un aeroporto, aggredire i poliziotti, bruciare le gomme, negare a centinaia di migliaia di cittadini il diritto al lavoro è un reato. Come uomo delle istituzioni ho il dovere sacrosanto di condannarlo con la stessa forza con cui difendo il diritto allo sciopero. La sintesi di questi reati rientra perfettamente nella mia definizione episodi di teppismo. È forte? Certamente sì. Ma è stata forte anche per quella persona colpita da infarto la paura di non poter avere le cure perché la sopraelevata era bloccata. Sono stati forti il panico del pilota dell’elicottero di soccorso che non poteva fare benzina, la delusione di chi non è arrivato a un appuntamento di lavoro perché l’aereo non è mai partito, la preoccupazione dei familiari delle persone rimaste contuse negli scontri con i manifestanti. Esasperare così la situazione quando personalmente avevamo comunicato questa mattina in Regione i chiarimenti di Cdp ai sindacati, non era necessario e ha danneggiato solo Genova e i genovesi. I diritti non si difendono calpestando quelli degli altri, perché farlo indebolisce ogni giusta rivendicazione.
Speriamo che nel futuro della trattativa prevalga il senso di responsabilità. Le istituzioni sono compatte nel difendere Ansaldo Energia, i suoi lavoratori. Siamo in prima linea per salvare il lavoro a Genova e crearne altro. In questa giornata lo abbiamo dimostrato, con i fatti”.

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