
Il 13,7% degli over 60 in Liguria non ha ancora ricevuto nessuna dose di vaccino. Erano il 14,2% la scorsa settimana. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo al periodo 21-27 luglio 2021.
Gli over 60 sono le persone più a rischio e, in uno scenario di nuovo incremento dei contagi, sono quelli che potrebbero tornare a riempire gli ospedali.
In Liguria salgono a 63 i casi positivi per 100 mila abitanti (erano solo 27 la scorsa settimana). La variazione percentuale è del 116,9%. L’efficacia delle vaccinazioni non ha comunque fatto troppo aumentare, per ora, la pressione in ospedale, come si vede dalla percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid.
«Continuano a salire – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali, sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla mancata ripresa del tracciamento dei contatti, reso sempre più difficile dall’aumento dei positivi. In altre parole il virus circola più di quanto documentato dai nuovi casi identificati: di fatto siamo entrati nella quarta ondata».
A livello provinciale Imperia e La Spezia sono tra quelle che presentano più di 50 nuovi casi per 100 mila abitanti nell’ultima settimana.
Vaccini
Per quanto riguarda i vaccini, la Liguria è al quinto posto per popolazione coperta da almeno una dose. I dati forniti da Gimbe si discostano da quelli delle dichiarazioni di Giovanni Toti evidentemente per qualche disallineamento temporale tra i dati in mano alle Regioni e quelli open del ministero della Salute.
L’aggiornamento sulle fasce di età si arricchisce del dato dei ragazzi 12-19 anni che non hanno ricevuto nessuna dose di vaccino: in Liguria sono il 69,8%.
Se la riapertura delle scuole in presenza al 100% deve essere l’obiettivo prioritario del Paese, come ribadito ieri anche dal Presidente Mattarella, secondo Gimbe puntare esclusivamente sulle coperture vaccinali è rischioso per tre ragioni. Innanzitutto, nonostante il via libera di Aifa al vaccino Moderna per la fascia 12-17 anni, la quantità di vaccini a mRna non è sufficiente per ampliare massivamente a breve termine la platea dei vaccinandi; in secondo luogo, vista la limitata disponibilità di dosi, un’adesione rapida e massiva degli under 19 per completare il ciclo vaccinale entro settembre richiede una rimodulazione ufficiale delle priorità della campagna vaccinale; infine, tale adesione rischia di fermarsi ben al di sotto di quel 60-65% stimato dal commissario Figliuolo e dal ministro dell’Istruzione anche per l’esitazione vaccinale di maggiorenni e genitori dei minorenni legata alla percezione di un irrisorio rischio individuale della malattia tra i più giovani.
«Pur riconoscendo nella vaccinazione di massa la via maestra per tornare a scuola in sicurezza – dice Cartabellotta – è assolutamente indifferibile affrontare tutte le criticità emerse durante lo scorso anno scolastico che hanno ostacolato, e spesso reso impossibile, un adeguato svolgimento delle lezioni in presenza. Dall’idonea areazione e ventilazione dei locali, a efficaci strategie di screening periodico e sistematico di studenti e personale scolastico, da nuove regole per i trasporti locali allo scaglionamento degli orari di ingresso. Anche perché, per gli studenti under 12 non è ancora disponibile alcun vaccino».
Va molto a rilento la copertura totale degli over 80, come da settimane ormai: si è passati dal 90,4% della settimana scorsa al 90,8% di questa settimana, senza aggiungere nuove prime dosi.
La fascia 70-79 anni è arrivata al 78% del ciclo completo (era 75,4% la settimana precedente), tuttavia la Liguria è indietro rispetto alle altre regioni.
L’incremento maggiore si è registrato nella fascia 60-69 anni: dal 51,8% al 60,2% per quanto riguarda il ciclo completo. Anche qui, però sono pochi i nuovi vaccinati: ad aver ricevuto la prima dose era il 27,8% di questa fascia di popolazione la settimana scorsa, percentuale scesa al 20,2%.