
«Il persistere della torbidità delle acque non fa presagire una soluzione naturale del problema in tempi brevi». L’assessore al ciclo delle acque Giacomo Giampedrone conferma la problematica legata ai cambiamenti che l’alluvione dello scorso 2 ottobre ha provocato nella falda acquifera fondamentale per il Ponente ligure.
È arrivata anche in consiglio regionale la problematica dell’impermeabilizzazione del fiume Roia.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta le decisioni assunte nell’incontro del 24 maggio scorso tra i componenti dell’Osservatorio dell’Appennino Settentrionale relativo allo stato di impermeabilizzazione del fiume Roia e al rischio di eventuali crisi idriche soprattutto nel prossimo periodo estivo. Ioculano ha chiesto in che modo Regione intende sostenere gli interventi di urgenza.
L’assessore al ciclo delle acque Giacomo Giampedrone ha annunciato: «L’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Appennino Settentrionale ha dichiarato un livello di massima severità sul bacino del Roia». L’assessore ha rilevato che sono state presentate dal gestore francese misure di mitigazione. Giampedrone ha illustrato gli interventi previsti: un’indagine ulteriore sulla qualità delle acque superficiale e del materiale limoso, un sopralluogo per comprendere meglio la fonte della torbidità e per valutare misure di mitigazione del fenomeno alla fonte e, infine, la progettazione degli interventi.
La condotta di adduzione idrica “Roja” capta acqua dall’omonimo fiume presso Ventimiglia, ai confini con la Francia e, correndo parallelamente alla costa sul fondale marino, rifornisce i Comuni di: Imperia, Andora, Cervo, Cipressa, Costarainera, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare.
La realizzazione dell’Acquedotto del Roja aveva consentito di risolvere definitivamente tutti i problemi connessi ai periodi di siccità estiva che periodicamente affliggevano i territori sopra citati, territori che essendo a vocazione turistica registravano proprio nei mesi estivi il picco del consumi idrici.
Dal 18 al 21 maggio droni hanno sorvolato la valle. Il volo di questi velivoli è stato realizzato dal Centro per la Protezione civile dell’Università di Firenze nel quadro del progetto Interreg Alcotra Concert-Eaux e su richiesta di Regione Liguria.
I droni si sono levati in volo nelle giornate di maggio per effettuare rilevamenti topografici d’altissima precisione e fotogrammetrici in tutta l’area della piana del fiume Roia a Ventimiglia, nella zona che dalla località Trucco si estende fino alla foce.
Lo scopo di questa operazione è quella di raccogliere dati utili per individuare le possibili soluzioni per ripristinare le funzionalità dell’acquifero della piana del Roia, oltre che per mitigare le conseguenze della Tempesta Alex del 2 ottobre 2020, che hanno provocato, sulle acque sotterranee, una grave crisi transfrontaliera.