
È uscito in dvd il lungometraggio “Il ponte della vergogna” del regista genovese Fabio Giovinazzo dedicato alla memoria della tragedia del pnte Morandi di Genova.
Presente su eBay e su Amazon, è distribuito nei negozi del capoluogo ligure. Un’opportunità che apre l’opera alla visione del grande pubblico dopo l’approvazione della critica. Un progetto, “Il ponte della vergogna”, che ha riscosso significativo successo con la partecipazione al Festival “Fuorinorma” dell’autorevole critico cinematografico Adriano Aprà e diversi passaggi all’interno dello spazio MyMovies. Un film autoprodotto da Giovinazzo con CapraPictures e autofinanziato nella distribuzione dallo stesso regista in collaborazione con Home Movies.
Un lavoro che racchiude più linguaggi, dalle foto d’epoca alle illustrazioni, passando per il documentario e la video arte; un puzzle nel quale Giovinazzo ha fatto confluire la denuncia, l’indignazione, fino ad arrivare alla vergogna, sentimento cardine dell’opera, che approda, però, alla sua emotività opposta: fiducia e forza.
«È stata un’opera dura e sfidante − afferma Giovinazzo − che però ha avuto un buon feedback, superando una prima fase di diffidenza. Poi, devo dire che le cose sono cambiate, con la pandemia. L’attenzione si è spostata dal ponte a uno stato d’emergenza e quindi l’aggressività con la quale, prima, in generale, si affrontava il tema del crollo è stata sostituita da un desiderio di ricordare, meno ostilità, più pacatezza. Le nuove generazioni, magari, non si renderanno conto di quanto è importante ricordare: questo film cura la memoria, che è fondamentale per il futuro».
Un lavoro che non esclude la prosecuzione di un percorso sul tema. «Il tempo ha fatto il suo lavoro, nell’elaborazione di questa vicenda drammatica − ci dice il regista − e per ora aspetto di capire come potrà essere recepito dal grande pubblico il film per poi valutare nuove strade per continuare l’opera di memoria e di monito nei confronti dell’opinione pubblica».
Al lungometraggio di Giovinazzo hanno collaborato attori, tecnici e artisti genovesi. «Un film realizzato a Genova che dono alla città in memoria della tragedia del Morandi. E che spero abbia un respiro internazionale». E come non manca di precisare il regista, l’intento è solo uno: «Non dimenticare».