«Grandi opportunità per la ripresa del settore edile post crisi da pandemia sono rappresentate dal superbonus 110% e più in generale dalle agevolazioni per la riqualificazione degli edifici, dagli investimenti pubblici in riqualificazione e manutenzione di edifici e infrastrutture, anche grazie alle risorse del Recovery Fund». Lo ha dichiarato all’assemblea di Ance Savona-Sezione Imprenditori Edili dell’Unione Industriali, il presidente Alberto Formento nella sua relazione.
Non mancano gli elementi di difficoltà, tra i quali quella che riguarda « l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni/attestazioni per l’accesso ai bonus edilizi che fortemente penalizza l’unico strumento per il rilancio economico del mercato privato finora messo in campo. Per questo motivo andrebbe invece prorogato di altri due anni per non inficiare gli auspicati benefici. Inoltre nel settore dei lavori pubblici è necessario fare in modo che gli enti che assegnano i lavori abbiano poi veramente disponibili le risorse per pagare i lavori, altrimenti le aziende si troveranno esposte di fatto finanziando le opere stesse
E ancora : “Rimanendo in tema di costi e difficoltà non si può non dedicare un passaggio al “caro materiali” ormai non più sostenibile per le imprese. Con un aumento del 130% dell’acciaio, del 40% dei polietileni, del 17% del rame e del 34% del petrolio e, di conseguenza, anche la difficoltà di approvvigionamento, tanti cantieri pubblici e privati rischiano di bloccarsi con gravi ripercussioni economiche e sociali».