
Un calo più contenuto rispetto al secondo trimestre 2020, ma il mercato immobiliare genovese è ancora in crisi, complice il lockdown a causa dell’epidemia da Covid. È quanto emerge dall’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Le unità compravendute (Ntn) a Genova nel terzo trimestre 2020 sono state di 1.619 contro le 1.742 dello stesso periodo del 2019. Un dato comunque in miglioramento rispetto al secondo trimestre 2020, dove le Ntn erano state solo 1.488. La variazione è passata dal -19% del secondo trimestre 2020 a confronto con il 2019, al -7,1% del terzo trimestre.
Per quanto riguarda le superfici (Stn, superfici delle unità immobiliari compravendute), il calo è stato leggermente più alto, confrontando il terzo trimestre 2019 con il 2020: -7,8%, pari a 156.131 metri quadrati. La media delle superfici vendute è di 96,5 metri quadrati (-0,7 rispetto alla media terzo trimestre 2019), un dato che vale il terzo posto nelle grandi città dopo Palermo (108,2) e Firenze (96,6).
L’analisi disaggregata in classi dimensionali registra un calo delle transazioni generico, Genova fa eccezione per le unità immobiliari di piccolo taglio, dove si registra una variazione positiva del 13,3% per quelle sotto i 50 metri quadrati. In calo tutte le altre: -7,3% quelle da 50 a 85 metri quadrati, -4,5% tra 85 e 115 metri quadrati, -14,5% da 115 a 145 metri quadrati e -14,2% quelle oltre i 145 metri quadrati.
La compravendita di depositi pertinenziali, ossia le cantine e le soffitte, registrano a Genova ancora in calo del 7,4% nel terzo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, ma un aumento della superficie dell’8,6%. Le unità compravendute sono state 239, contro le 258 dello stesso periodo del 2019. In ogni caso quello del terzo trimestre è un calo più contenuto rispetto al secondo trimestre 2020 (-29,2%).
Box e posti auto
Genova è la peggiore, tra le otto grandi città prese in considerazione sul calo percentuale delle compravendite dei box e dei posti auto: il -23,6% del terzo trimestre 2020 a confronto con il terzo trimestre 2019, è molto vicino -31,4% del secondo trimestre.