È stata approvata nel decreto Ristori bis l’inclusione delle categorie economiche escluse nella prima versione del decreto, come reclamato dalle associazioni di categoria e dagli assessori Andrea Benveduti e Paola Bordilli, rispettivamente della Regione Liguria e del Comune di Genova.
Tra i nuovi settori inseriti vi sono gli autobus operator (cod. 493909) con ristoro al 100%, che contano in Liguria 68 imprese (Genova: 51, Imperia: 7, La Spezia e Savona 5 ciascuna); le attività di fotoreporter (cod. 742011 e 742019) con ristoro al 100%, che vede 290 imprese a Genova, 70 a Imperia, 86 alla Spezia e 122 a Savona per un totale di 568 imprese in Liguria e, infine, la ristorazione senza somministrazione (cod 561020) con ristoro al 50%, che conta 2.638 imprese liguri, di cui 1520 a Genova, 243 a Imperia, 354 alla Spezia e 521 a Savona, attualmente escluse dai ristori.
In Liguria in totale oltre 3.200 imprese.
«L’auspicio è che tali misure possano arrivare celermente e in misura congrua nelle casse delle nostre imprese – dice Benveduti − e che non risultino essere le solite promesse di una mancetta arrivate pure col contagocce, che poco risolverebbero agli imprenditori gravemente danneggiati dalle restrizioni del Dpcm».
«Siamo pronti a collaborare per ricercare assieme le contromisure idonee a contrastare questa situazione di crisi. È necessaria, a nostro avviso, la cancellazione temporanea degli obblighi tributari, e non la sospensione. Una misura immediata per fornire liquidità alle imprese in maniera efficace e veloce; nell’attesa che venga fatta anche chiarezza per le piccole attività commerciali che operano all’interno dei centri commerciali, oggi penalizzate dalla chiusura», conclude Benveduti.
La misura prevede contributi a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità, con importi variabili in funzione del settore di attività dell’esercizio.
«Esprimo soddisfazione per il lavoro svolto da Comune di Genova e Regione Liguria nelle sedi preposte per aver ottenuto questa importante modifica: da sempre siamo sul territorio e vicini alle problematiche che le categorie, ogni giorno, ci sottopongono. Si è così posto rimedio a una grave dimenticanza del governo che anche il mio partito, in sede di Consiglio comunale, aveva chiesto di sanare», dichiara Bordilli.
Inoltre è attesa l’istituzione di un fondo che compensi, con contributi automatici, le attività regionali che potrebbero venire interessate da future misure restrittive.