Toti: Arcuri autorizzato Regioni potenziare ospedali solo prima settimana ottobre

«Il potenziamento era previsto dai piani imposti dal Governo e già predisposti dalla Regione Liguria durante l’estate»

Toti: Arcuri autorizzato Regioni potenziare ospedali solo prima settimana ottobre

«Il commissario di Governo Domenico Arcuri ha firmato le deleghe per autorizzare la Regioni ad agire sul potenziamento della rete ospedaliera, come previsto dai piani imposti dal Governo e già predisposti da Regione Liguria durante l’estate, solo la prima settimana di ottobre, quando l’emergenza Covid e l’aumento esponenziale dei contagi erano già ripartiti. Questo giusto per rinfrescare la memoria a qualche scienziato o politico che, frequentando troppe poltrone e pochi ospedali, forse ha perso di vista le priorità del Paese». Lo dichiara in un post su Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Nel post Toti elenca inoltre i provvedimenti che secondo lui  il governo avrebbe dovuto adottare, sottolineando che sue tali materie le Regioni  non hanno purtroppo alcun potere: «Assumere a tempo indeterminato tutto il personale impiegato nell’emergenza; assumere nel sistema ospedaliero medici non specializzati; assumere infermieri anche se non hanno ancora completato il corso di studi con iscrizione all’Ordine; dare la possibilità di trasferire agli operatori sanitari le funzioni più semplici della professione infermieristica; cancellare i concorsi e permettere le assunzioni dirette per tutti i ruoli; dichiarare i tamponi rapidi strumento di diagnosi al pari di quelli molecolari; semplificare la notifica di quarantena per permettere agli Uffici di Prevenzione di usare per la gestione anche personale non altamente specializzato».

«Stamattina –  aggiunge Toti – ho ascoltato le legittime preoccupazioni delle categorie economiche più colpite dalle nuove misure imposte dal Governo per contenere la diffusione del virus – spiega il presidente Toti – e tra poco incontrerò i loro rappresentati in Regione. La mia porta sarà sempre aperta per incontrare cittadini, ristoratori, gestori dei locali, di piscine, palestre, agenti di viaggio, commercianti e tutte le attività in difficoltà, ma è necessario fare chiarezza sui compiti e sui limiti delle Regioni, che si sono ritrovate a esaminare i contenuti del nuovo Dpcm a cose già fatte e che proprio per limitare i danni alle categorie avevano avanzato numerose proposte, rimaste purtroppo inascoltate».

 

 

 

 

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