
Entusiasmo e ottimismo alla presentazione dei candidati di Forza Italia, Liguria Popolare e Polis alle elezioni regionali per la circoscrizione di Genova. La sensazione di una vittoria netta, rafforzata dai sondaggi di questi giorni, ha con tutta evidenza determinato gli umori del pubblico e dei dirigenti.
Al tavolo dei relatori sono intervenuti Davide Massa (FI), Carlo Bagnasco, coordinatore regionale di FI, Antonio Tajani, FI e vicepresidente del Ppe, Claudio Muzio (FI), consigliere regionale uscente, Luca Bonofiglio (Polis), Andrea Costa (segretario di Liguria Popolare), Maurizio Lupi (coordinatore di Noi per l’Italia a cui fa capo Liguria Popolare), e Giovanni Toti, governatore uscente e leader della lista Cambiamo.
I candidati sono:
1 Claudio Muzio
2 Salvatore Alongi
3 Loredana Arpe
4 Antonio Bettanini detto Tonino
5 Daniele Bonuso
6 Ubaldo Emilio Borchi
7 Marta Brusoni
8 Cristina Cafferata
9 Cristina Fabbrizio detta Fabrizio
10 Sujata Karunaratne detta Susanna
11 Zelinda Marzo
12 Vittorio Mazza
13 Simona Moltedo
14 Salvatore Muscatello
15 Antonio Solari
16 Arianna Viscogliosi

I propositi dei candidati e dei dirigenti della lista sono modellati ovviamente sul programma comune, che è stato presentato ieri e che riportiamo qui. Particolare risalto nel corso della manifestazione ha ottenuto l’intervento di Tajani che ha sottolineato la vocazione europeista di Forza Italia e delle altre due liste, e in chi ascoltava era inevitabile pensare al piano nazionale, in cui Forza Italia si presenta all’interno di una coalizione egemonizzata da Lega e Fratelli d’Italia.
Tajani si è dichiarato «molto contento» dell’accordo tra le tre liste, che si rifanno tutte al popolarismo europeo: «Con questo accordo – ha spiegato – diamo una risposta a quell’elettorato elettorato di centrodestra che magari alle ultime elezioni non è andato a votare. Il centrodestra grazie a noi ha anche un centro. E noi intendiamo essere l’immagine del Ppe nel nostro Paese, vogliamo un forte legame tra la Liguria e Bruxelles. Abbiamo la nostra identità e a una visione della politica articolata, e nel prossimo consiglio regionale porteremo un contributo forte a sostegno di chi produce».

Tra i candidati spicca il profilo di Antonio Bettanini, genovese, docente universitario, già segretario del circolo Turati, centro culturale genovese di ispirazione socialista-riformista molto vivace e attivo negli anni Ottanta, direttore della rivista Trend, collaboratore tra l’altro di Claudio Martelli, Giovanni Conso, Franco Frattini, Guliano Urbani, Maria Stella Gelmini, Maria Elisabetta Casellati. Per l’inserimento di Bettanini tra i candidati è intervenuto personalmente Berlusconi quando la lista sembrava ormai definita.
Perché Bettanini è entrato in questa formazione? «Ho in qualche modo fiancheggiato delle figure importanti di Forza Italia – dichiara il candidato a Liguria Business Journal – a cominciare da Franco Frattini, con il quale sono stato a Bruxelles, e del resto c’è un progetto politico che riguarda questa lista e il livello nazionale che prevede di avere al proprio interno anche un’anima riformista, in prospettiva anche per creare un ponte con quella del centrosinistra. Ci stiamo avviando verso il ritorno a un sistema proporzionale e quindi questo ponte sarà inevitabile soprattutto per costituire un fronte moderato, per lavorare a una aggregazione al centro e allora diciamo che le appartenenze culturali riformiste possono creare una dimensione di dialogo e di confronto. Questa è una prospettiva, ma va considerato anche il fatto che una parte del movimento socialista dopo la sua diaspora aveva trovato da subito ospitalità e rispetto in Forza Italia, sicuramente più ospitalità e più rispetto che non a sinistra».
Quanto all’impegno eventuale in consiglio regionale, «a me interessa in particolare il tema delle infrastrutture. Penso che questo ciclo amministrativo sia un ciclo promettente, sopratttutto per i soldi che potrebbero arrivare dal centro e da Bruxelles. Io avuto un’esperienza di quattro anni alla Commissione europea, quindi ho una certa introduzione in quel mondo, e credo che potrei essere utile alla mia città e alla mia regione».

Arianna Viscogliosi aveva fatto parte della giunta Bucci, candidata con la lista Musso e poi passata alla lista Lista Vince Genova costituita intorno a Bucci. «Ora – spiega – ho scelto questa formazione perché ne condivido i valori democratici europeisti e liberali. Credo che in questo ambito potrei esprimere la mia sensibilità e le mie capacità. Il Comune dove ho lavorato tanto e realizzato delle cose concrete anche se in breve tempo, poco più di due anni, mi ha dato la possibilità di dimostrare quello che so fare e quindi di presentarmi in modo credibile».
Di cosa si vuole occupare? «Vorrei occuparmi di incentivare la progettazione europea, io ho lavorato tanti anni a Bruxelles, so quante opportunità di finanziamento ci sono che in questo momento di forte crisi potrebbero darci sostegno, pensiamo alla cultura, ora in ginocchio, ci sono tantissime linee di finanziamento che potrebbero alimentare tantissime inizitive culturali, ma mi viene in mente l’agricoltura, l’impresa giovanile, il rilancio che deve partire dai giovani, bisogna dare concrete ed effettive possibilità ai giovani, che non chiedono dei posti di lavoro, ci chiedono di attivare iniziative imprenditoriali innovative. Se avessimo un forte ufficio europeo trasversale a tutti i settori e su a Bruxelles lo riempissimo una sede di competenze, anche di dirigenti del Comune e della Regione che vadano su un paio di settimane sarebbe importante».