
Chiudono in rialzo le Borse europee, sostenute dai titoli petroliferi in scia all’accordo raggiunto tra i paesi produttori di petrolio. Dalla riunione di Vienna è emerso che si avrà un aumento effettivo della produzione intorno ai 600 mila barili al giorno a partire dal primo luglio.
Il Ftse 100 di Londra segna+1,66% a 7.682 punti, il Cac 40 di Parigi +1,34% a 5.387 punti, il Dax di Francoforte +0,54%).
Milano ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 24.136,45 punti (+1,02%) e Ftse Mib a 21.888,47 punti (+0,99%).
A Piazza Affari in evidenza gli energetici con Tenaris +4,85%, Saipem +3,66%, Eni +3,13%. Bene in generale i finanziari, in particolare Bper (+7,36%) dopo che Unipol (+1,75%) ha manifestato l’intenzione di salire fino al 19,9% del capitale e raccolto il 3,25% attraverso un reverse accelerated book building, Banco Bpm (+3,35%), Banca Mediolanum (+2,65%), Mediobanca (+2,53%), Ubi (+2,36%). Fca (-2,42%) è stata penalizzata da una dichiarazione del presidente Usa Donald Trump, che ha minacciato dazi del 20% su tutte le importazioni di auto negliUsa, in risposta ai contro-dazi Ue per 2,8 miliardi di dollari sui prodotti americani entrati in vigore oggi
Lo spread tra Btp e Bund in moderato calo a 235 punti base dai 238 di ieri. Il rendimento del decennale italiano è al 2,68%.
Sul fronte valutario l’euro è a 1,1634 dollari, contro gli 1,165 dell’apertura e gli 1,1538 della chiusura di ieri. La moneta europea viene scambiata a 127,86 yen, contro i 128,41 dell’apertura e i 127,59 della chiusura precedente, mentre il cambio dollaro/yen è a 109,936.
In forte rialzo i prezzi del petrolio: i future del Wti ad agosto crescono del 3,77% a 68,01 dollari al barile (erano arrivati a +4%), mentre quelli ad agosto del brent segnano +2,1% a 74,58 dollari.