
I dati macroeconomici positivi provenienti da Europa e Usa sembrano avere fatto passare in secondo piano i timori per il lancio del missile nordcoreano nello spazio aereo giapponese avvenuto ieri e le Borse europee hanno chiuso in positivo. Il Ftse 100 di Londra segna +0,4%, il Dax di Francoforte +0,5%, il Cac 40 di Parigi +0,5%. Milano termina con Ftse Italia All-Share a 23.725,33 punti (+0,50%) e Ftse Mib a 21.503,46 punti (+0,44%).
In agosto l’inflazione tedesca è salita in misura lievemente superiore alle attese, pur mantenendosi ancora al di sotto del target della Bce (2%), con l’indice dei prezzi al consumo armonizzato agli altri Paesi europei in aumento dell’1,8% su base annuale e dello 0,2% rispetto a luglio. Segnali positivi anche dal mercato del lavoro Usa, i dati Adp sugli occupati del settore privato hanno nettamente battuto le stime, attestandosi a 237 mila unità a fronte di 185 mila previste. Migliore delle attese pure la seconda lettura preliminare del Pil americano, rivisto al rialzo al 3% rispetto al +2,6% della precedente rilevazione e al +2,7% del consensus.
Il buon andamento dell’economia Usa ha spinto il cambio tra euro e dollaro fino a 1,192 e il dollaro/yen a 110,2. Penalizzato l’oro, tornato sotto la soglia dei 1.310 dollari. Per quanto riguarda il petrolio, Brent e Wti che scambiano rispettivamente a 51,8 e 46,4 dollari al barile.
In lieve risalita i rendimenti sull’obbligazionario, con il tasso sul Btp decennale al 2,07% e lo spread dal Bund stabile poco mosso 171 punti base.
A Piazza Affari spicca Buzzi (+4,5%) che si giova della risalita del dollaro e della buona performance di HeidelbergCement (+2% alla Borsa di Francoforte), dopo l’upgrade di Kepler Cheuvreux da ‘hold’ a ‘buy’ con target price 85 euro.