Banca di Caraglio: risultato economico netto imposte 3,5 mln

Banca di Caraglio: risultato economico netto imposte 3,5 mln

Risultato economico pari a 3 milioni e 523mila euro al netto delle imposte, nuove erogazioni di credito alla clientela nel 2016 a quota 130 milioni di euro per un totale complessivo di impieghi pari a 866 milioni. Sostanzialmente stabile il margine di intermediazione a 34 milioni, mentre il patrimonio netto si è ormai consolidato già dal 2015 sopra quota 100 milioni. Sono i dati di bilancio della Banca di Caraglio (Cuneo) presentati ai soci sabato 13 maggio durante l’assemblea ordinaria che si è svolta al Palazzetto dello Sport-Pala Bre Banca di Cuneo.

«I dati di bilancio 2016 – commenta Livio Tomatis presidente della Banca di Caraglio – testimoniano come la Banca di Caraglio abbia una vita non solo longeva, ma caratterizzata da ottima salute; questo grazie anche alla determinazione con cui negli ultimi decenni ha saputo stare al passo con i tempi, plasmando via via il suo ruolo all’interno delle comunità locali, riuscendo a vincere molte sfide nei momenti storici più difficili. Insomma, 125 anni ben portati».

«La conferma che anche nel 2016 la Bcc di Caraglio ha continuato a puntare sulle attività tradizionali della banca – sottolinea invece Giorgio Draperis, direttore generale della Banca di Caraglio – si evince invece dal fatto che, pur in presenza di una contrazione della componente derivante dalle attività finanziarie dell’istituto di credito, l’utile netto è rimasto sostanzialmente stabile, grazie al fatto che l’attività caratteristica è rimasta negli anni il nucleo centrale delle strategie aziendali. Questo nonostante le rettifiche di valore sui crediti, operate nello spirito della consueta prudente gestione, siano state addirittura superiori all’anno 2015».

Proprio l’attenta politica di copertura delle esposizioni deteriorate ha permesso di continuare a vantare un’alta percentuale di svalutazione delle sofferenze, pari al 62,43%, ben al di sopra della media nazionale.

Importante, poi, sottolineare come i Fondi propri siano stati ulteriormente rafforzati (+3,25%) superando i 98 milioni di euro. I coefficienti prudenziali Tier 1 capital ratio e il totale capital ratio si attestano entrambi al 13,39%. I due coefficienti coincidono in quanto la Banca di Caraglio non ha mai emesso nei suoi 125 anni di storia strumenti ibridi di capitalizzazione, quali ad esempio le obbligazioni subordinate.

«Abbiamo ottenuto questi importanti risultati – precisa Tomatis – grazie anche alla costante ricerca di economie di scala, le quali hanno inciso sul contenimento dei costi operativi ridotti di circa l’8% ; un ringraziamento particolare, dunque, va ai nostri dipendenti che operano oltre che nelle sedi anche nelle nostre filiali presenti nelle province di Cuneo, Imperia e Torino. Ringrazio i 10.520 soci che rappresentano la linfa vitale del nostro istituto permettendo il suo continuo rafforzamento a servizio delle economie reali locali».

LASCIA UNA RISPOSTA

Please enter your comment!
Please enter your name here