
I sindaci di Rapallo Carlo Bagnasco e di Chiavari, Roberto Levaggi, nella sede del Comune di Venezia, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’adesione formale delle città aderenti al “Progetto di Candidatura del Merletto italiano a Patrimonio immateriale dell’Umanità dell’Unesco”. Un obiettivo importante per preservare una delle tradizioni più antiche e preziose d’Italia e di Rapallo e di Chivari con il suo macramè in particolare. Della lavorazione di preziosi ricami in seta, oro e argento nel borgo ruentino si hanno tracce già dal XIII secolo.

La tradizione del merletto di Rapallo affonda le radici in epoca medievale, quando i fuselli mossi dalle mani delle merlettaie correvano sul tombolo creando capolavori che andavano poi a fare bella mostra di sé nelle abitazioni nobiliari (di Genova e di tutta Europa), nelle chiese, ma anche ad abbellire gli abiti delle dame. Un merletto particolare, quello realizzato dalle merlettaie rapalline, reso celebre e unico dal “Punto Rapallo”, caratterizzato da rilievi tondeggianti con il seme o la fogliolina in rilievo quale motivo ricorrente. Manufatti di pregio la cui vendita, all’epoca, contribuiva al sostentamento di molte famiglie.
A differenza dei merletti ad ago e a fuselli, il macramé, più rigido e pesante, fatto di intrecci e di nodi eseguiti con le dita, è rimasto confinato alla decorazione della biancheria e a una produzione limitata, con ogni probabilità, all’ambito domestico, come forma di arte popolare. A Chiavari prospera nel XIX secolo, dando vita a una serie di piccole attività, e riesce a sopravvivere all’avvento delle macchine.
«Quello di oggi è un passaggio fondamentale nell’iter a cui abbiamo aderito lo scorso mese di settembre a Bolsena – sottolinea Bagnasco – è un momento formale determinante, con l’azione sinergica tra diversi Comuni d’Italia per raggiungere un obiettivo univoco: la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione a livello internazionale del merletto italiano.
«Rapallo – precisa Bagnasco – vanta una forte tradizione in questo ambito: ricordiamo che Villa Tigullio ospita un Museo del Merletto unico in Liguria e tra i pochi in Italia, dove sono esposti manufatti estremamente preziosi e molto antichi. L’impegno è fare in modo che la conoscenza di quest’arte tipica del nostro territorio venga preservata e potenziata anche come richiamo turistico».