Le Borse europee chiudono in calo, Milano la peggiore

Le Borse europee chiudono in calo, Milano la peggiore

Chiusura in calo per gli indici europei, con Milano maglia nera (Ftse Mib -1,34 a 17.498,88 e Ftse Italia All-Share 1-1,20 a 19.200,21), Parigi -0,34% a 4.297 punti e Francoforte -0,63% a 9.890 punti. Londra è rimasta a fine giornata l’unica piazza positiva (+0,27% a 6.167 punti). Le Borse europee avevano aperto in vivace rialzo, spinte dall’andamento del greggio. Nel primo pomeriggio hanno invertito rotta dopo la diffusione del dato Usa sull’inflazione che ad aprile, salendo oltre le attese degli analisti, ossia dello 0,4%, ha fatto presupporre agli investitori che la Federal Reserve possa rivedere al rialzo i tassi di interesse a stretto giro, forse già il prossimo giugno.

A Piazza Affari Bpm e Banco Popolare hanno trascinato i listini in ribasso. All’indomani

della presentazione del piano industriale post-fusione i due istituti sono stati sospesi in asta di volatilità al ribasso, e hanno chiuso con -6,5% il Banco e -5,48% Bpm, su cui Morgan Stanley ha rivisto in peggio il giudizio. Unicredit ha perso l’1,95%, Ubi l’1,25%, Bper l’1,37%.

Fca è scesa del 6,67%, in un contesto di debolezza del settore e timore di cali del mercato nel Nord America. Nel gruppo Agnelli Cnh -2,02%, Exor -2,82%.

Il giorno dopo la contro opa di Bonomi-Mediobanca, Rcs MediaGroup è salita ancora, portandosi a 0,71 euro, chiudendo oltre il prezzo dell’offerta pubblica in contanti a 0,7 euro. Le azioni di Cairo sono cresciute dell’1,38% a 4,4 euro.

Buona giornata anche per Mediaset, che ha chiuso in rialzo del 3% a 3,82 euro. A sostenere il titolo sono stati soprattutto i dati sul mercato pubblicitario generale resi noti alla vigilia da

Nielsen.

Male il lusso, con Moncler -2,23%, Ferragamo -3,91%, Yoox -3,85%. Nell’energia Eni -0,88%, Enel -1,64%. Tenaris in controtendenza con un +2,24%.

Giù Telecom (-2,69%).

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