Borsa in ribasso, risente del prezzo del petrolio e del calo degli ordini Usa

Borsa in ribasso, risente del prezzo del petrolio e del calo degli ordini Usa

Chiusura in calo per la Borsa italiana. L’indice Ftse Mib termina con – 0,77% a 17.639 punti, All Share a -0,69%,19.329,07 punti . I mercati hanno risentito della volatilità del prezzo del petrolio e, nel pomeriggio, del dato Usa sugli ordini industriali in calo a febbraio, che hanno provocato una flessione a Wall street. Piazza Affari, inoltre, è stata indebolita dal calo dei bancari. Banco Popolare con un -7,37% sconta l’approvazione venerdì scorso dell’aumento di capitale da un miliardo di euro. Tra gli altri bancari, male Monte Paschi (-3,79%), Bpm (-4,06%), Intesa (-2,53%), Unicredit (-2,71%). Sale Bper (+1,77%). Fuori dal Ftse Mib giù del 2% Carige, nel giorno di insediamento del nuovo consiglio di amministrazione.

Telecom cede il 3,83%. Bene Mediaset +2,29%a grazie all’attesa del’annuncio dell’accordo conVivendi.

Positive Fca (+0,39%) dopo i buoni dati sulle immatricolazioni a marzo diffusi venerdì e Ferrari con un +1,09%. Finmeccanica sale del 2,99%.

Tra i migliori di Piazza Affari Bioera (+12%), nel giorno del cda chiamato ad approvare i conti 2015, e Fincantieri (+6,7%) che venerdì ha finalizzato gli accordi con Carnival per la costruzione di cinque navi passeggeri

Per quanto riguarda gli altri listini, Parigi è stata la migliore in Europa (+0,53% Cac40), nonostante il crollo di Bouygues (-13,5%) dopo la fine delle trattative con Orange (-6,2%) per la sua divisione telefonica. A Francoforte il Dax30 è salito dello 0,28%, in luce il comparto farmaceutico con il +3,5% di Merck e il +2,9% di Fresenius. Londra segna +,0,30% a 6.164,72 punti.

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