
La cooperazione internazionale come strumento per lo sviluppo e la crescita economica e occupazionale della Liguria, facendo leva sul coinvolgimento attivo di imprese, istituzioni e organizzazioni non governative. Se ne è parlato oggi nel corso del convegno “Pronti per il futuro” organizzato da Alce, Associazione ligure commercio estero, in occasione delle iniziative per i suoi 70 anni, insieme a Rail, Rete attività internazionali Liguria.
Con la legge 125 del 2014, che apre la cooperazione internazionale anche alle realtà imprenditoriali, si prospettano nuove occasioni di crescita, anche per le imprese liguri: tra i primi obiettivi c’è il consolidamento dei rapporti con i Paesi destinatari degli interventi, in particolare quelli della sponda sud del Mediterraneo e dell’Africa sub sahariana, come Nigeria, Etiopia, Libano, Tunisia e Marocco. «La cooperazione contribuisce a far cadere i muri e le barriere tra popoli e nazioni – commenta Riccardo Braggio, presidente di Alce – e questo è proprio uno dei nostri obiettivi. Ma non solo. La cooperazione è anche un’ottima occasione per formare i futuri collaboratori delle nostre aziende e per aprire nuovi mercati e fare crescere le imprese liguri. Condividiamo poi l’obiettivo di costruire un sistema affinché imprese, Ong e istituzioni, i tre grandi attori degli interventi, riescano a lavorare insieme in modo coordinato ed efficace».
In prospettiva, non a caso, c’è proprio la costituzione di un nuovo soggetto pubblico che possa diventare l’interfaccia regionale ligure della futura Agenzia nazionale di cooperazione internazionale per lo sviluppo (che sarà il braccio operativo del ministero dello sviluppo economico per queste attività). Un soggetto che possa mettere a sistema le varie istituzioni (comprese aziende e Ong) e intercettare i fondi necessari a sviluppare i progetti all’estero, dialogando direttamente con l’Agenzia.