La Val di Vara punta al 60% bio in tre anni

La Val di Vara punta al 60% bio in tre anni

Approvate le linee guida per il prossimo triennio del Biodistretto della Val di Vara, unico distretto biologico in Liguria. Il programma, trasmesso alla Regione Liguria, prevede il raggiungimento del 60% del territorio agricolo della Val di Vara completamente Bio (attualmente al 50%). La diversificazione della produzione agricola, con lo sviluppo della frutticoltura, l’orticoltura, l’apicoltura e la multifunzionalità aziendale verso nuove frontiere come l’agricoltura sociale e le fattorie didattiche. Particolare attenzione anche a due filiere che hanno attraversato un periodo difficoltoso: quella del latte, che ha bisogno di essere rigenerata, e quella del castagno, ancora sofferente per l’attacco del cinipide e di altre malattie fungine.

Elementi portanti del programma anche la distribuzione e il marketing territoriale: tra i diversi obiettivi specifici, l’organizzazione della produzione per far fronte ai diversi canali di vendita, soprattutto la filiera corta, lo sviluppo del marchio Valle del Biologico e quello dei mercati dei produttori. Un ruolo strategico sarà ricoperto anche dalla ricerca e la formazione: l’obiettivo è lavorare per la riduzione deicosti di allevamento da carne e da latte, il recupero della biodiversità e per la sperimentazione della certificazione biologica di gruppo.

Una parte del programma è riservato allo sviluppo territoriale e urbanistico del comprensorio, favorendo l’insediamento di nuove aziende agricole, l’utilizzo del cibo bio nelle mense dei Comuni del biodistretto ed evitando l’uso dei diserbanti per la pulizia delle strade. Infine, tra gli obiettivi del triennio, anche una maggiore diffusione della banda.

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