Adulto, tra i 31 e i 40 anni nel 35,8% dei casi, diplomato (59%), sposato o convivente con figli (44,4%), alla ricerca di relax (38,8%) e mosso dal buon rapporto qualità-prezzo e dall’abitudine di alloggiare nella struttura ricettiva di fiducia. Come occupa il proprio tempo? Gite ed escursioni alla scoperta del territorio (55,4%) e degustazioni di prodotti dell’enogastronomia locale (32,8%). Ecco l’identikit del turista che visita la Liguria secondo i dati analizzati dall’Osservatorio Turistico Regionale.
Il turista sceglie la Liguria perché influenzato da internet (42% degli italiani, 62% degli stranieri). Ma solo in un quarto dei casi sceglie la prenotazione via web, mentre per quasi metà delle volte prenota direttamente, in genere con poco anticipo (un mese prima se italiano, tre mesi prima se straniero). Di solito permane fra le 7 e le 13 notti (49% degli intervistati).
I viaggiatori individuali hanno speso meno nel 2014 rispetto al 2013, mentre per quelli organizzati la spesa media è stata superiore: a livello pro-capite si riscontra una contrazione della spesa per il viaggio andata e ritorno, sia per gli italiani sia per gli stranieri. Aumenta invece la spesa per l’alloggio e i pacchetti all inclusive dei turisti organizzati. I pasti consumati in ristoranti e pizzerie comportano un esborso medio giornaliero di 25 euro, gli acquisti di prodotti agroalimentari 13 euro, l’ingresso negli stabilimenti balneari 19 euro e i biglietti di ingresso per musei e monumenti 11 euro.
«Complessivamente si riscontra una maggiore propensione a spendere per le attività culturali, ludiche e per lo shopping – spiega l’assessore regionale al Turismo Angelo Berlangieri – mentre diminuisce la spesa per i prodotti agroalimentari, acquistati solo dal 14,5% degli intervistati. Più propensi a questo tipo di spesa i vacanzieri delle abitazioni private, rispetto ai turisti che alloggiano nelle strutture ricettive».
Considerando l’insieme dei turisti che alloggiano in Liguria, nel 2014 si contano poco più di 71 milioni di presenze turistiche, quasi in linea con il 2013: «Alla luce di questi numeri, l’impatto economico generato dalle spese dei turisti nel corso della vacanza – precisa il presidente di Unioncamere Liguria Paolo Odone – è stimato in circa 4 miliardi e 900 milioni di euro. Nel 2013 era di circa 5 miliardi e 100 milioni. Se da un lato diminuiscono rispetto al 2013 le spese effettuate da chi risiede nelle strutture ricettive, dall’altro però crescono leggermente le spese dei vacanzieri nelle abitazioni private. In ogni caso, è evidente quanto il turismo possa apportare al territorio in termini economici e non solo. Expo 2015, inaugurata da pochi giorni, apre un semestre di speranza per le strutture ricettive liguri, che possono giocare un ruolo davvero importante fra maggio e ottobre: avranno modo di accogliere turisti di provenienza internazionale e la nostra terra e il nostro mare potranno farsi conoscere nella loro unicità».