Apertura d’anno positiva per l’export della Liguria. Nel primo trimestre 2017 le vendite crescono del 23,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un dato nazionale in aumento tendenziale del 9,9%). Tra le regioni che hanno fornito il maggior contributo positivo alla crescita dell’export in Italia, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Toscana. La fotografia emerge dall’ultima analisi di Unioncamere Liguria su dati Istat.
La Liguria, che rappresenta l’1,7% delle vendite nazionali all’estero, ha registrato una dinamica fortemente positiva, passando da 1.494 a 1.839 milioni di euro: di questi, 1.020 milioni sono stati destinati verso Paesi Extra-UE (il 55,5% del totale), in aumento del 35,3%, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto del 10,7%.
Tra i settori trainanti e più significativi troviamo le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano quasi il 90% dell’export, e che, rispetto al primo trimestre 2016, hanno registrato un incremento del 23,3%. All’interno del comparto, ottime le performance dei prodotti agricoli (+22% l’export complessivo, +83% verso i Paesi Extra-UE), alimentari (+12,7% l’export complessivo, +74,4% Extra-UE), della metallurgia (+54,9% l’export complessivo, +30,3% verso Extra-UE), dei macchinari (+42,6% l’export complessivo, +49% verso i Paesi extraeuropei) e dei prodotti chimici (+23,9% l’export totale, +41,3% verso i Paesi Extra-UE).
Guardando alla dinamica dell’export ligure verso i mercati europei, al primo posto si conferma la Germania verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 190 milioni di euro (di cui oltre il 30% costituiti da prodotti della metallurgia) e che rappresenta il 10,3% dell’export regionale; il secondo Paese UE di destinazione è la Francia (prodotti chimici), seguita dalla Spagna (prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio). Tra i mercati extra-UE il volume maggiore di vendite è stato verso gli Stati Uniti, sostenuto principalmente dalla vendita di prodotti chimici e macchinari. Seguono Cina e Russia (entrambe per macchinari).
Il dettaglio provinciale – Genova
Il capoluogo ligure, che assorbe il 61% delle esportazioni regionali, nel primo trimestre 2017 ha registrato una crescita di quasi il 40%, che raggiunge il 53,8% se si considerano esclusivamente le vendite verso i Paesi extra-UE. Tra i prodotti delle attività manifatturiere si registra un particolare aumento nelle vendite di prodotti siderurgici (+72,9%), di macchinari (+32,5%) e di prodotti chimici (+103,1%). Cresce complessivamente l’export verso i Paesi extra-UE (+53,8%), in particolare le vendite di macchinari verso gli Stati Uniti, al primo posto in graduatoria, seguiti dalla Cina e dalla Tunisia. Le esportazioni verso l’area UE registrano un incremento pari al 15,9%: le prime tre destinazioni comunitarie risultano Germania, Francia e Spagna, dove è stata preponderante la vendita di prodotti metallurgici.
Imperia
L’export nell’estremo Ponente, che rappresenta il 6% del totale regionale, risulta in lieve crescita (+1%): in calo le vendite verso i Paesi extra-UE (-3,2%) rispetto all’area comunitaria (+2,4%). Tengono invece le vendite di prodotti agricoli (+2%) mentre subiscono un leggero ribasso i prodotti alimentari (-10,7%). A livello di destinazione, in Francia, primo Paese nella graduatoria imperiese, il valore dell’export, principalmente caratterizzato dalle vendite di prodotti alimentari (-11,8%), è aumentato complessivamente dell’1,9%; seguono Paesi Bassi e Germania (prodotti agricoli). Nell’area extra-UE sono cresciute le vendite verso la Svizzera (prodotti agricoli), mentre sono diminuite quelle verso gli Stati Uniti (prodotti alimentari); da evidenziare il terzo posto della Turchia per vendite di articoli di abbigliamento.
Savona
In provincia di Savona l’export, che incide per il 24% sul totale regionale, ha segnato un andamento complessivamente positivo, +5,3%: in calo le vendite verso l’area extra-UE (-15,7%), in aumento quelle verso i Paesi dell’UE (+18,4%). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, in crescita del 5,4%. La Francia resta salda al primo posto come destinazione europea (prodotti chimici), seguita da Germania e Spagna (prodotti chimici e agricoli). Sul fronte extra-UE si conferma al primo posto e in crescita la destinazione USA, dove i prodotti chimici costituiscono l’84% delle vendite. A seguire Cina e Singapore (entrambe per i prodotti chimici).
La Spezia
Infine anche la provincia della Spezia ha registrato una crescita complessiva dell’export, pari all’8,8%, frutto dell’aumento verso i Paesi extra-UE (+40,4%) e della contrazione verso quelli comunitari (-40,7%). L’export spezzino nei primi tre mesi dell’anno si è indirizzato particolarmente verso il mercato russo (macchinari) e quello americano (imbarcazioni), entrambi in crescita; sul versante europeo sono aumentate le vendite verso la Francia (prodotti in metallo), in calo quelle verso la Germania (macchinari).